Conference League
Roma, Mourinho: «Responsabilità mia. Ecco cosa dirò ai Friedkin»
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato al termine del match di Conference League contro il Bodo/Glimt
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato al termine del match di Conference League perso contro il Bodo/Glimt. Le sue dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.
SCONFITTA – «La responsabilità è la mia, sono io che ho deciso di giocare con questa squadra. Avevo buone intenzioni, volevo dare opportunità di giocare a gente che lavora tanto, ho fatto ruotare la rosa con tutte queste partite perché ho fatto riposare gente che gioca sempre. Il campo era difficile e ho fatto riposare tanti giocatori, ma abbiamo perso contro una squadra che ha avuto più qualità di noi. Hanno più qualità di noi. Ho parlato con i giocatori e sono stato onesto con loro, cerco di parlare con la mia famiglia dei calciatori che sono empatici e sono amici. Non ho mai nascosto che siamo una squadra con tanti limiti, un conto sono i 12-13 giocatori e un’altra gli altri. Adesso nessuno di voi mi dirà perché giocano sempre gli stessi».
FORMAZIONE – «Se potessi giocare sempre con gli stessi, lo farei. Questo, però, è un grande rischio, c’è grande differenza di qualità tra un gruppo di calciatori e un altro gruppo, ho deciso che in questa fase era giusto fare questi cambi. So che alcuni dei noi hanno dei limiti, non è niente di nuovo ma mi aspettavo un’altra risposta. La responsabilità è la mia».
ROMA NAPOLI – «Non si può sbagliare mai, la nostra squadra principale sta giocando bene. Abbiamo sempre giocato con grande mentalità e domenica andremo con questa mentalità, penso che andremo con un peso di una sconfitta storica, non avevo mai preso 6 gol in carriera. Il problema non è quello che penso io, il problema è per i ragazzi».
DISCORSO AI FRIEDKIN – «Darei una spiegazione normale, cose che ho detto già in privato anche prima del 6-1. Non è che con questo risultato dico altro o che non lo direi in maniera non obiettiva. Faremo il possibile per non fare uscire cose interne».