2009
Roma, Montella: “Non mi sento un traghettatore”
Queste le parole del neo-allenatore della Roma Vincenzo Montella oggi nel corso della sua conferenza stampa di presentazione. Le dichiarazioni sono riprese integralmente dal sito ufficiale giallorosso:
Le parole del Presidente dottoressa Rosella Sensi
“Le mie prime parole sono nei confronti di Mister Ranieri che voglio ringraziare per quello che ci ha fatto vivere, per i suoi comportamenti di questi ultimi giorni. Siamo qui per presentare il nuovo allenatore della Roma. Desidero ringraziare mister Montella di aver accettato con grande entusiasmo e anche con grande determinazione. Con Vincenzo non sarà auto-gestione ma verrà a trasmettere la sua mentalità da allenatore.Ã? Aggiungo che io le mie responsabilità me le prendo, non sono state chieste le mie dimissioni e continuo a fare il mio lavoro per accogliere i nuovi proprietari”.
Qual è la prima cosa che inizierai a fare per rialzare la Roma?
“Mi fa piacere che le mie parole si sappiano subito. Ho accettato con entusiasmo, perchè sono contentissimo. Ho la fortuna di allenare i giocatori della Roma, giocatori molto forti che non stanno attraversando un bel momento. Sono persone perbene, sensibili a volte sarebbe meglio avere un carattere più spigoloso, hanno voglia di rivalsa. Per me sarà importante parlare con loro, credo nelle loro potenzialità “.
Si è parlato di una Roma diversa da quella lasciata da Ranieri, più “spallettiana”. E’ vero?
” Credo che i giocatori che io reputo migliori devono rimanere e giocare nelle posizioni in cui si esprimono al meglio. Per il sistema di gioco non voglio aggiungere altro per non dare vantaggi all’avversario”.
Qual è il problema più grande di questa squadra?
“Dall’esterno un blocco psicologico. Per questo sono contento di giocare subito e in trasferta”
Ha parlato con Ranieri?
“Si ieri, perchè lo stimo, perchè per una coincidenza eravamo insieme al momento della notizia e poi perchè credo fosse la cosa giusta”.
Hai giocato con alcuni giocatori che allenerai. Pensi che sarà un problema?
“Questa domanda me la sono chiesta prima di accettare. “Per me è stato più difficile lasciare fuori dei bambini che sognano di giocare. Siamo tutti professionisti e tutti dovranno accettare le scelte”.
Non è stato un salto troppo grande per te?
“Sinceramente il mio programma personale è leggermente diverso. Mi sono preso il mio tempo ma ho accettato con molta sicurezza. So a cosa vado incontro. So che anche vincendo tutte le partite non posso avere l’unanimità mediatica e anche dei calciatori ma va bene così”.
Portiere?
“Il portiere deve essere sicuro, stasera al massimo domani comunicherò a loro chi ho scelto”.
Hai un’idea base anche per gli altri dieci giocatori?
“Si sinceramente penso di avere una mia idea. Ho la fortuna di avere una rosa ampia e di alto livello. Penso di avere l’imbarazzo della scelta però non significa accontentare tutti. Dovrò scegliere”.
Ti senti un traghettatore o pensi di poter affascinare anche la nuova priorità ?
“Sono discorsi che non mi toccano. Ho accettato sperando di mettere a disposizione la mia professionalità , la mia competenza. Non mi sento un traghettatore. Non si può parlare di domani perchè tutto può cambiare”.
Qualche problema in attacco lo avrai…
“Anche giocando mezz’ora si può essere decisivi. Se oggi sono qua è perchè ho questi requisiti anche. Credo molto al giocatore che si può incazzare, si deve incazzare, ma non deve venir meno ai suoi doveri di professionista. Importante che il calciatore abbia la voglia di prepararsi a vincere. Questo significa anche fare delle rinunce, ingoiare qualcosa”
Cosa pensi di questo campionato?
“E’ un campionato molto equilibrato ma rispetto ad altri campionati ha perso qualcosa di più. Questo vorrà dire qualcosa”.
Qual è l’obiettivo di questa stagione?
“Noi dobbiamo guardare a domani. Dobbiamo dare il massimo, la squadra ha le potenzialità perÃ? fare il massimo”.
Problema di concentrazione. Come pensi di intervenire?
“Dobbiamo darci dei principi delle linee guida e siamo tutti abbastanza d’accordo. Bisogna essere tutti consapevoli e convinti. Se si prende gol non è soltanto ed esclusivamente colpa dei difensori”
Hai avuto tanti allenatori nella tua carriera. C’è qualcuno a cui ti ispiri?
“Uno delle cose che mi son chiesto prima di accettare è di riuscire ad essere me stesso. Puoi prendere cose da tutti ma se non sono tue non hanno valore”.
Molte manifestazioni di insofferenza di giocatori come pensi di gestirle?
“”Il giocatore, nei limiti, può manifestare. Però non deve mancare rispetto nei compagni”
Di quanto tempo avrai bisogno per la tua Roma?
“Intanto non è mia e non la sarà mai mia. La Roma è di tutti, dei proprietari, dei tifosi. Se parliamo sul piano tecnico-tattico, ci vorrà del tempo. Penso ci sarà bisogno di poco per fargli cambiare tendenza”
“Ci tenevo a ringraziare la famiglia Sensi. Per rispetto dei dirigenti che ci sono in questa società e per il rispetto che nutro verso i nostri dirigenti io sono stato contattato solo dopo le dimissioni di Mister Ranieri”.
“Ci tenevo a ringraziare la famiglia Sensi. Per rispetto dei dirigenti che ci sono in questa società e per il rispetto che nutro verso i nostri dirigenti io sono stato contattato solo dopo le dimissioni di Mister Ranieri”.
Fonte: asroma.it