2017

Roma, Monchi: «Ecco perché ho preso Schick: non posso pensare solo all’allenatore»

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Il ds della Roma, Monchi, ha spiegato la logica che ha portato all’acquisto di Schick

Della Roma di Di Francesco è probabilmente Patrick Schick l’unico oggetto misterioso del momento. Gli infortuni ne hanno frenato l’ascesa, ma è dall’inizio del mercato che ci si trascina dietro un dilemma: come farà ad inserirsi una squadra studiata per il 4-3-3? Il posto di punta centrale è destinato ad Edin Dzeko e sul fatto che l’ex Sampdoria non sia un esterno puro ci sono pochi dubbi. Acquisto sbagliato allora? Non secondo Monchi, d.s. della Roma, che intervenuto all’evento Più libri più liberi, ha motivato la logica del suo acquisto. Ecco le sue parole: «Il ds deve essere vicino all’allenatore ma anche alla società, deve guardare il presente ma anche il futuro. Se domani arriva l’opportunità di prendere Dani Alves, come fu a Siviglia, che fai non lo prendi perché ne abbiamo 3 in quel ruolo? Questo deve fare il direttore sportivo, capire cosa vuole l’allenatore ma anche la società. Sono convinto che nessun allenatore dice no a un buon giocatore, ad uno con talento».

Monchi ha anche parlato dei motivi che hanno portato alla cessione di Leandro Paredes, un giocatore che la Roma non aveva messo sulla lista dei partenti: «Ci sono due parti, il giocatore mi disse che non giocava, aveva molta concorrenza, e di voler andare via. Questo è difficile da gestire. Dopo aver parlato con l’allenatore abbiamo deciso così».

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