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Roma, Mancini: «Con Mourinho ho un rapporto molto diretto»

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Le parole di Gianluca Mancini sul suo ruolo di leader nella Roma: «Ce ne sono altri: io mi ritengo più uno che dà tutto in campo»

Gianluca Mancini è intervenuto ai microfoni di StarCasinò Sport. Di seguito le parole del difensore della Roma.

LEADER DELLA SQUADRA – «Ci tengo a ricordare che ci sono tantissimi leader nello spogliatoio, qualcuno con una parola in più può aiutare un compagno. Io mi ritengo più uno che dà tutto in campo. Non vivo male questa cosa, anzi è molto bella, ma l’importante è che nella squadra ci siano tanti leader».

FORTE ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA – «Da quando sono arrivato ho sentito qualcosa di speciale con questa città e questi tifosi. Ho giocato due anni nell’Atalanta e quando venivo qui da avversario sentivo l’Olimpico come uno stadio passionale. La prima partita da titolare fu il derby, ho sentito questa cosa dentro di me. Voglio sempre dare tutto per la città e per i compagni, è un mio carattere».

VITTORIA CONFERENCE LEAGUE – «L’anno scorso, dall’arrivo del mister, è scattata una scintilla. Ogni domenica e giovedì lo stadio era pieno di tifosi: a volte li abbiamo soddisfatti, altre no. Loro ci danno tanto. Sulla Conference, è stato un qualcosa di unico. Vedere una città come Roma in festa ci ha riempito d’orgoglio».

RAPPORTO CON MOURINHO – «Il rapporto è diretto. Lui è una persona molto incisiva per noi, una persona che ti sa cullare e bastonare quando ce n’è bisogno. È un vero leader. Lui mi ha aiutato a migliorare nel leggere le partite e le situazioni di gioco. È difficile pensare sempre a giocare per vincere. Per il resto del gruppo, vedendo cosa ha cambiato, ha apportato quella mentalità che ti fa dare sempre il massimo e che ti fa andare sempre oltre».

DYBALA – «Conosciamo le caratteristiche di Paulo. È uno dei calciatori più bravi d’Italia, ma anche Matic, Wijnaldum, Celik e Svilar hanno composto una bella campagna acquisti che ha migliorato la nostra mentalità».

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