Luis Enrique mastica amaro. Quella contro la Fiorentina è una batosta non facile da digerire per i giallorossi, che ora se la devono vedere con la Juventus in campionato. Questa la sua delusione ai microfoni di “Sky Sport” a fine partita: “Che dire, mi sento male. Qualsiasi calciatore o allenatore nella mia situazione si sentirebbe così. Il primo gol loro arriva su un rigore che condiziona tutta la partita. Fino a lì abbiamo giocato con impegno per trovare il gol e restare in partita. Dopo, due situazioni su calcio piazzato ci hanno castigato. Troppo difficile sul 2-0 poi rimontare qui. Quando si perde in questo modo, penso che l’atteggiamento ci sia stato, ed i calciatori hanno fatto tutto il possibile in questa circostanza. Non ho alcuna critica per loro. Se mi sento in grado di gestire questo momento complicato? Noi allenatori passiamo per situazioni di questo tipo: quando i risultati non arrivano, si iniziano ad avere dubbi sul lavoro, ma l’allenatore deve essere sempre pronto per lavorare ed andare avanti in questa situazione. à? ovvio che non è facile. Sento ancora fiducia nei miei confronti? Sì. Il disastro alla fine oggi è un disastro per noi, ma loro hanno avuto l’atteggiamento giusto. La responsabilità  è tutta mia, non ho niente da dire ai miei calciatori. Totti? Non sta al cento per cento ed ho deciso di non volerlo far giocare per non rischiare una caviglia malconcia”.