Luis Enrique, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune battute ai microfoni di “SkySport” dopo il successo per 2-0 contro la Bologna al Dall’Ara che dà  continuità  al successo contro il Napoli. Queste le considerazioni del tecnico iberico a fine gara: “La salita? Per un ciclista la salita è sempre piacevole. Questa squadra sta iniziando ad avere un suo equilibrio, siamo entrati in campo nel migliore dei modi ed abbiamo fatto una bella gara, con tante palle gol. Sono contento e soddisfatto per il lavoro dei ragazzi e dobbiamo continuare così adesso. Ancora però abbiamo tanti giocatori fuori, non si tratta di un assetto definitivo: la rosa è la cosa più importante. Alcuni giocatori che manco pensavano di andare in ritiro, ora sono titolari, e questa è la cosa che conta per me. I giocatori che in settimana fanno le cose più importanti, sono quelli che poi giocano in partita. Se pensavo di non farcela? Oggi abbiamo mangiato pandoro e panettone, in tanti volevano che non fosse così, ma non è così. Totti? Con lui ho un rapporto diverso e speciale, c’è un rapporto diverso. Ma questo è sempre stato benissimo, sia con tutti i ragazzi che col capitano, al di là  di quello che si possa dire o scrivere. Io faccio solo il bene della squadra e cerco di far capire a tutti che ci sono campioni, ma devono capire di far parte di un gruppo, che conta più di tutto. Tutti devono pensare tutti nello stesso modo, altrimenti è difficile fare risultato. Oggi non abbiamo sofferto quasi mai palle gol degli avversari ed è andata benissimo. Il segreto è il lavoro. La partita contro la Juventus ha fatto vedere che, se vogliamo essere una squadra difficile da battere, dobbiamo fare come loro. Vedo un atteggiamento da parte di Osvaldo, Totti, Lamela, Bojan, tutti… si mettono a servizio della squadra. Quando siamo in 11 in fase offensiva ed 11 in fase difensiva è più facile per tutti. Quando vedo la squadra così mi fa piacere e sono molto soddisfatto”.

Infine, chiusura su Marco Borriello ed il suo futuro: “à? una domanda per la società , non per me. Visto che non gioca non ho niente da aggiungere io”.