2012

Roma, Luis Enrique: “De Rossi non l’ho visto pronto”

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Luis Enrique, allenatore della Roma, intervenuto ai microfoni di “Mediaset Premium” ha trattato l’argomento relativo all’esclusione di Daniele De Rossi dalla gara di Bergamo contro l’Atalanta, ed ha provato a sintetizzare i motivi della sconfitta: “Come mai De Rossi in tribuna? Non l’ho visto pronto, non era pronto. Tutta la settimana è stato normale, oggi non l’ho visto pronto. Non era la sua giornata e forse avevo ragione, oggi non era la nostra giornata in generale. Oggi non abbiamo fatto male all’Atalanta e dopo il 3-1 con l’espulsione è finita. Ritardo di De Rossi alla riunione tecnica e scelta mia? Quello che succede nello spogliatoio, nell’albergo, diventa una situazione che devo controllare io e prendo io le decisioni. Ripeto, non l’ho visto pronto oggi. Codice etico più importante dei grandi campioni? Non l’ho visto pronto, come è successo lo dico. Non vado avanti a commentare perchè ho una morale che ritengo sia quella giusta: quello che avviene nello spogliatoio resta là , dico le cose in faccia quando succedono, e per me è stato un peccato dover prendere questa decisione. à? così. Più difficile ora arrivare al derby contro la Lazio? Sì, non è il miglior modo di avvicinarci al derby, ma non l’ho deciso io. Io ero pronto dalle sette di questa mattina per preparare al meglio il mio lavoro. Oggi sono a spiegare una cosa accaduta ed una partita brutta. Mi dispiace, una settimana siamo vicini ad una squadra che può fare qualcosa di importante ed un’altra settimana invece siamo molto lontani da questo. Mancanza di agonismo in campo? Mi fa sorridere quando sento che un allenatore trasmette il suo carattere. Ognuno ha la sua personalità , la mia è di proteggere il gruppo e sapere cosa devo dire ad ogni singolo calciatore, è un mestiere difficile. Tante volte sbaglio, lo so, e altre volte lo faccio bene. Non siamo abbastanza veloci? Prendiamo spesso il contropiede. Per essere corti però dobbiamo essere sempre assieme nella metà  campo di gioco. Oggi a livello difensivo è stato quasi un disastro, ad ogni ripartenza si creava un pericolo. à? difficile vincere se non si sta attenti sotto il punto di vista difensivo. Io devo migliorare la squadra sotto ogni aspetto. Oggi non siamo stati ad un livello alto manco in attacco, la circolazione della palla era troppo lenta. In difesa non abbiamo fatto abbastanza azione di disturbo preventiva quando partiva l’azione avversaria. Anche il carattere era molle, nonostante il gol di Borini che aveva riaperto la partita, siamo entrati in campo ancora con lo stesso atteggiamento. Poca concentrazione? Ora si parlerà  del mio rapporto con i giocatori, si dirà  di tutto, ma il mio modo di relazionarmi con i calciatori è ottimo. Io sono l’allenatore, devo capire di cosa ha bisogno il gruppo e così lo farò sempre perchè ho sempre vissuto così il calcio, ma non l’ho scelto io”.

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