2012
Roma – LIVE, De Rossi: “Voglio lo scudetto. Vi spiego tutto…”
Daniele De Rossi, mediano della Roma, è intervenuto oggi in conferenza stampa dal centro tecnico di Trigoria per parlare del suo rinnovo quinquennale con i giallorossi. Dopo le tante indiscrezioni di mercato riguardanti il futuro del centrocampista, il calciatore della Nazionale ha finalmente deciso di legare la sua carriera al club capitolino, affermando ancora di più il suo soprannome di “Capitan Futuro”. Queste le sue parole in conferenza stampa.
Apre il d.g. Franco Baldini con una premessa: “Il mio intervento è molto breve e veloce. Con Daniele abbiamo raggiunto un accordo da 10 milioni di euro lordi l’anno a partire dal primo luglio, più eventuali bonus legati alle presenze e gli obiettivi. Non ci sarà clausola rescissoria e la Roma avrà il 50% dei diritto d’immagine del calciatore”.
Su cosa lo ha spinto a restare: “La stessa cosa che mi ha sempre spinto a restare qui, la passione della gente. Qui ho tutto ciò di cui ho bisogno. Ho avuto qualche alto e basso, ma qui sto bene e mi piace poter giocare a calcio in questa squadra. Ci sono state altre richieste, altre soluzioni, ma questa per me era l’unica soluzione”.
Sui dubbi avuti: “Sono stati dovuti proprio agli alti e bassi che ho avuto. C’era stato anche un disinnamoramento da parte dei tifosi. Se devo stare qui, devo stare bene ed ho pensato ad altre soluzioni. Poi c’è stato un momento nel quale mi sono immaginato altrove, con la possibilità di confrontarmi con realtà più in alto ed i giocatori più forti al mondo. Ci ho pensato. Ho parlato in maniera informale con altri club. C’è stato un momento nel quale mi volevo confrontare con altre realtà “.
Sul suo contratto e l’accordo raggiunto: “Il contratto aveva presentato un ostacolo a livello economico in questa prima fase. Abbiamo trovato una soluzione senza però dover discutere molto, non volevo fare sconti sulla cifra, era quello che ho sempre chiesto. Ho pensato di andare via, ma poi ho pensato alla mia storia qui a Roma, con questa gente, ed ogni dubbio è stato fugato”.
A chi paragona la sua situazione a quella di Francesco Totti, due bandiere per la Roma in un periodo dove ci sono Calciopoli ed il Calcioscommesse: “Non farei questo accostamento al periodo in cui siamo. Io e Totti abbiamo sposato non solo la causa della squadra, ma anche la città , si fa fatica ad andare via e siamo stati fortunati a trovare un ambiente così importante. Prima avevamo la famiglia Sensi, ed ora si continua con questa nuova Roma. Non è alla prima sconfitta che mi verranno dei dubbi sulla mia scelta, la scelta è questa e va bene così. So quello che vuol dire rimanere a Roma, e anche cosa significa non cogliere altre esperienze professionali. Non voglio restare qui per fare il turista, c’è una componente affettiva, ma mi aspetto molto dalla società “.
Sull’opinione di alcuni azionisti che lo consideravano non più fondamentale: “Non penso a quello che dice una sola persona, immagino che ci saranno tante persone che avranno dei dubbi su questa decisione, Roma parla di calcio 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana. Ognuno ha il suo pensiero ed io lo rispetto. Spero che alla prossima assemblea degli azionisti di aver convinto tutti con le mie prestazioni sul campo”.
Sugli obiettivi della Roma: “Penso che tra qualche anno possiamo puntare nuovamente allo scudetto. Non è facilissimo qui a Roma. Non ho tanto tempo per aspettare ancora uno scudetto, quest’anno sapevamo che era impossibile vincere, ma per l’anno prossimo va allestita una squadra in grado di competere con le più forti. C’è ancora da maturare, ma è normale avendo una squadra giovane. La Champoins? Non so, in Europa ci sono realtà enormi che sono più idonee come stadi, ricavi e rose”.
Su cosa è mancato per rivedere il vero De Rossi negli ultimi tempi: “Qualcosa mi mancava per essere lo stesso De Rossi dello scorso anno, non penso di aver rallentato. Ho migliorato la mia preparazione ed ho zittito tutti, anche quelli che parlavano di me come finito già a 27 anni.A livello tattico ho trovato un allenatore che mi valorizza tanto. Non faccio il ruffiano ma mi valorizza, mi mette in un ruolo che io amo. Non mi piace fare il compitino in campo, io voglio essere protagonista, sia nelle vittorie che nelle sconfitte”.
Sull’influenza di Totti sulla sua scelta: “Non mi ha mai pressato. La sua immagine di uomo integro e felice è stata fondamentale. L’ho sempre visto sereno con questa maglia e ripetere il suo percorso mi renderebbe felice. Rispetto a me ha vinto uno scudetto e per me è una sfida”.
Sul ruolo del suo procuratore, Sergio Berti: “Si è parlato molto del mio procuratore come l’orco cattivo che mi voleva portare via da questa società . Non mi ha voluto spingere lontano dal rinnovo, mi ha fatto solamente presente che c’erano delle alternative da valutare. La dirigenza che c’era prima mi aveva offerto un contratto nel 2010, quando eravamo in lotta per lo scudetto, e presi del tempo per concentrarmi solamente sul campionato. Poi sono nati degli impedimenti per dei problemi della società e non ci siamo più cercati. Ora il mio umore è alle stelle. L’accordo è stato raggiunto 3-4 giorni fa”.
Sulla gara vinta contro l’Inter per 4-0: “La miglior partita della stagione. Abbiamo battuto una grande per la prima volta. Siamo giovani, come età dei componenti e di assemblamento”.
Sulle squadre che l’hanno cercato: “Non farò mai i nomi delle squadre, alcune sono molto importanti, con grande blasone e potere dal punto di vista economico. Ne ho lette tante, troppe, di cotte e di crude sul mio conto. Andare via dall’Italia? Qui hanno dipinto Mexes ed Aquilani come traditori, critiche secondo me ecessive ed ingiuste. Io ho fatto una scelta che va al di là del patriottismo. Andare all’estero sarà sempre più frequente. Se mi hanno cercato in Italia? Sì, una squadra italiana mi ha cercato ed è stato un onore questo contatto, ma non sarei andato a giocare in un altro club italiano, sarebbe stata una mancanza di rispetto per la Roma”.
Termina qui la conferenza stampa di De Rossi.