2020

Roma, le trattative flop dell’era americana: il mercato di gennaio 2015

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Roma, le trattative flop dell’era americana: l’intero mercato invernale del 2015. Sabatini ammetterà anni dopo: «Fu un errore»

Sono ormai tante le sessioni di mercato gestite dalla proprietà americana. Quella però del gennaio 2015 rimarrà indelebile, in negativo. Sarà Walter Sabatini stesso ad ammettere, anni dopo, i suoi errori in quel periodo. In buona fede, ovviamente. Non voleva far altro che aiutare la sua Roma in un momento di difficoltà, nel periodo in cui stavano venendo fuori i primi problemi sotto la gestione Rudi Garcia. 

Il primo reparto da rinforzare era l’attacco. Mancava un bomber vero e proprio, considerato che l’età di Totti iniziava a farsi piuttosto alta. E allora il d.s. giallorosso va a pescare in Russia, dal Cska Mosca, e porta nella Capitale Seydou Doumbia. Premessa: non fu una mossa avventata, poiché l’ivoriano macinava gol su gol in quegli anni. Anzi, l’acquisto è all’unanimità piuttosto apprezzato. I quasi 15 milioni spesi per lui si rivelano un fallimento. Debutta il 15 febbraio 2015 col Parma e viene subito fischiato. Da quel momento, forse a causa di un carattere troppo fragile, non si riprenderà più. 13 presenze e 2 reti non convincono nessuno, e così fa ritorno in Russia dopo 6 mesi.

Con lui arrivò anche Victor Ibarbo. Un’esperta conoscenza italiana, che a Cagliari si era ben messo in mostra negli anni precedenti. Non un fenomeno, sia chiaro, ma un profilo che nella Roma avrebbe potuto dire la sua. Ancora una volta, niente di più sbagliato. Tra le sue 12 apparizioni incolore, di positiva si ricorda solamente quella in un derby in cui regalò l’assist per Iturbe. A loro si aggiunge un giocatore che, invece, il campo non l’ha proprio mai visto se non nell’ultima gara stagionale. Nicolas Spolli, centrale difensivo prelevato dal Catania. Quell’operazione di Sabatini, tuttora, rimane un mistero.

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