2019

Roma, la guerra tra Totti e Baldini. Dalla pace ai dissidi: la storia

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Il 17 giugno del 2001 Baldini e Totti festeggiavano lo scudetto con la Roma. Oggi l’ex Capitano metterà fine a un dissidio senza fine

È esistito un tempo lontano in cui Francesco Totti e Franco Baldini andavano pienamente d’accordo. Neanche a farlo di proposito, parliamo di 18 esatti anni fa. La Roma diventava campione d’Italia, il capitano segnava, il dirigente esultava in tribuna fiero degli acquisti fatti. Nomi del calibro di Batistuta, Emerson e Samuel. Insieme avevano raggiunto l’obiettivo della vita.

La decisione di Capello si trasferirsi in gran segreto alla Juventus, nell’estate del 2004, incrinò il rapporto tra Baldini e la Roma per la prima volta, a tal punto che nell’anno seguente si dimise da consulente di mercato giallorosso. I primi scricchiolii con Totti arrivano, invece, a causa di un’intervista del 2011 in cui il dirigente, ritornato a lavorare per i capitolini, incitò il Capitano a liberarsi della sua pigrizia. È lì che Francesco inizia a storcere il naso. Ma è ancora un calciatore nel pieno della sua attività, quindi la storia si conclude senza troppe ferite.

Gli anni passano, l’età calcistica di Totti avanza e dentro Baldini nascono sempre più perplessità. Fino al picco del 2017, in cui il dirigente decide che per l’attaccante è il momento di smettere di giocare a calcio. Sarà aiutato da Luciano Spalletti, l’unico tecnico che avrebbe volentieri fatto a meno di Totti. Ed è anche per questo che Baldini lo scelse. Fu un tutti contro Totti, col classe ’76 “costretto” ad appendere gli scarpini al chiodo. È il picco più alto dei loro dissidi.

Storia che si ripete due anni dopo, ai giorni attuali. James Pallotta ha poco polso nelle decisioni di campo (lo sappiamo, col calcio ha ben poco che fare ed è sopratutto un uomo d’affari statunitense), e per questo si affida sempre alle decisioni (da Petrachi fino a Fonseca) del fido Baldini. Ma non a quelle di Totti, sempre poco considerato nonostante la grande immagine che dà alla Roma in campo internazionale. Per l’ex numero 10 è troppo, il rapporto con Baldini deve chiudersi definitivamente. O uno o l’altro, quindi. E siccome da parte del dirigente non si sono mai intravisti passi indietro, è costretto a farli lui. Con tanta amarezza da parte di tutti.

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