Roma, Kjaer: “Ho preferito l’Italia alla Spagna”

Simon Kjaer, difensore della Roma, sta facendo di tutto per riuscire a guadagnarsi la conferma anche per l’anno prossimo. Il suo riscatto dal Wolfsburg è fissato a ben 9 milioni di euro, una cifra che, per il momento, i giallorossi non sembrano intenzionati a spendere viste le prestazioni dell’ex Palermo al suo ritorno in Serie A. Intervistato ai microfoni di “Fanatik”, il calciatore ha parlato del suo ambientamento nel calcio italiano, del suo presente nella Roma ed il potenziale futuro: “Cosa ho pensato quando mi ha cercato il Palermo per la prima volta? Ero un po’ scettico, non ero manco certo di dire sì oppure no alla loro offerta. Ci ho pensato molto sul fatto che fosse l’offerta giusta per la mia carriera. A Palermo ho incontrato tanti amici e passato comunque momenti importanti per la mia crescita e la mia carriera. La parta più difficile è quella mentale quando arrivi in un club di un campionato competitivo come quello italiano. C’erano tanti aspetti nuovi. Inoltre, ero lontano da casa e dovevo imparare una nuova cultura ed una nuova lingua. La cultura è stata abbastanza facile, mi sono trovato subito bene ed a mio agio, per lo meno per quanto riguarda l’aspetto calcistico. Il mio passaggio in Germania? à? stato un passo nel buio, non ci sono similitudini però tra Palermo e Wolfsburg. A Palermo c’è sempre il sole ed è una città  gioiosa, mentre a Wolfsburg tutto è molto cupo e triste, sia la città  che l’ambiente dello stadio ed il calcio giocato. Per fortuna anche Thomas Khalenberg e la sua famiglia vivevano lì ed anche la mia ragazza era là , questo ha reso le cose un po’ più semplici. La squadra attraversava un momento molto difficile e c’erano molte pressioni sui calciatori, vista la posizione in classifica nella zona retrocessione. Ci siamo salvati durante l’ultima partita, ma ho imparato comunque molto ed ho capito che il calcio non è solamente divertimento. Apprezzo la mia esperienza al Wolfsburg, anche se immaginavo che le cose sarebbero andate diversamente. Quando ho poi sentito dell’interesse della Roma, non ho esitato un secondo. Mi serviva un luogo dove conoscevo già  lo stile di vita e mi sentissi nuovamente a casa. Avevo un’offerta incredibile dalla Spagna, ma sarebbe stato tutto nuovo, ed allora ho fatto la scelta che mi mettesse più a mio agio. Ora vedremo in futuro se è stata la scelta giusta o sbagliata, ma sono sicuro e fiducioso di aver preso la decisione migliore. Lo stile di gioco della Roma è molto diverso se paragonato a quello degli altri club italiani e penso sia il futuro del calcio. Certamente, serve tempo per adattarsi, ma penso che le cose stiano iniziando ad andare per il verso giusto e si proceda tutti in maniera unita nella stessa direzione”.