2009

Roma, Juan: “Non ho mai pensato di andarmene”

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Il difensore brasiliano della Roma, Juan, sta vivendo probabilmente uno dei suoi momenti migliori in carriera e delle sua storia in giallorosso. Il brasiliano, intervistato in esclusiva da Il Messaggero, ammette di essere al settimo cielo: “Sono felicissimo della mia scelta. Caratterialmente, anche se spesso qualcuno ha detto il contrario, mi affeziono tanto alla squadra in cui gioco. E’ successo al Flamengo come al Bayer Leverkusen. E anche qui. Sono timido e non cerco pubblicità  di alcun tipo”.

Inoltre, l’ex Bayer Leverkusen ammette di non aver mai pensato ad un addio dalla Capitale: “No. Non ho mai pensato a lasciare la Roma. Non ne vedevo il motivo, la necessità “.

Il brasiliano spiega poi cosa è cambiato da quando è arrivato Ranieri: “L’organico quasi al completo ha permesso al tecnico di lavorare su un gruppo affidabile, avendo sempre i ricambi in ogni ruolo. Personalmente con lui mi trovo alla grande. Ci alleniamo alla brasiliana, con il pallone e in scioltezza. In più ho curato in modo specifico, con addestramenti mirati, la caviglia, ho fatto la dieta e tanto stretching. Il lavoro sulla difesa? Non lavora sulla linea, ma sull’atteggiamento difensivo. Devono partecipare tutti, anche i centrocampisti e gli attaccanti. In tre o quattro da soli non ce la facciamo. Lo so bene, io: nella Seleà§ao i terzini sono ali, per questo davanti ai due centrali difensivi si piazzano Gilberto e Felipe MeloÃ?».

Infine, il calciatore allontana i pensieri di scudetto e pensa solo alle prossime partite: “Nessuno qui ha mai parlato di scudetto. Era nostro due anni fa, c’è mancato un pizzico di fortuna: i nerazzurri sono fortissimi. Adesso dobbiamo tornare in Champions. Vogliamo vincere il maggior numero di partite e alla fine faremo i conti. Con Totti e Toni ce la giochiamo alla pari anche con la formazione di Mourinho. Nelle ultime partite ci sono mancati: a Napoli, Menez aveva la febbre e Ranieri si è trovato in emergenza in attacco. Così non è facile”.

Un commento interessante anche sul rapporto tra Doni e Julio Sergio, poichè pare che i due brasiliani quando si incontrano manco si salutano: “In confolitto? Non lo deve essere. Io non voglio nemmeno stare a dire se è vero o no, ma loro devono rispettare soprattutto la Roma, la società  e i tifosi. Quando un calciatore firma un contratto non accetta mica di parlare con tutti compagni: i rapporti non si scrivono. Ma professionalmente non devono pesare sul gruppo”.

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