«Garcia non era peggio di Spalletti, la rimonta è ancora possibile»

Siamo arrivati al bivio: l’Inter domani affronta la Roma e si deciderà probabilmente molto della qualificazione alla prossima Champions League. In caso di sconfitta i nerazzurri sarebbero quasi definitivamente fuori ma questo pare non saperlo proprio bene Roberto Mancini, intervenuto poco fa in conferenza stampa come di consueto per rispondere alle domande dei giornalisti. Tra le altre cose, Mancini ha anche esposto qualche dubbio di formazione a poche ore dalla gara di domani. «L’ideale sarebbe vincere, questo è chiaro, ma una sconfitta secondo me non chiduerebbe per noi il discorso Champions League. Ricordo che la Roma partiva per vincere il campionato». Sulla Roma: «Con Luciano Spalletti è rinata? Rudi Garcia secondo me non era meno bravo di Spalletti, ma quest’ultimo ha indubbiamente il vantaggio di conoscere già bene l’ambiente». Si passa dunque ai dubbi di formazione.

MANCINI: «EDER? CRITICHE SENZA SENSO» – «Mauro Icardi recuperabile? Ci parlerò oggi e valuteremo se portarlo con noi – spiega Mancini – . Marcelo Brozovic? Sta meglio, dice solo che ha mal di testa. Allora è fortunato… vuol dire che ce l’ha (sorride, ndr). Adem Ljajic? È un ex, quindi o farà una gran partita o farà una partita di merda: di solito va così. Geoffrey Kondogbia? Valuteremo le sue condizioni, non si è allenato questa settimana i primi due giorni». 

«SPIACE PER LE ITALIANE IN EUROPA» – Dubbi di formazione a parte, Mancini, poco prima della conferenza, ha parlato anche alla tv di casa, Inter Channel: «L’eliminazione di tutte le italiane dalle coppe europee? Spiace perché la quarta squadra in Champions non tornerà ancora per tanti anni… Il calcio europeo è difficile, per anni abbiamo domani ed adesso va così». Sulla partita: «L’importante è lottare in alto, la Roma è una grande squadra che doveva lottare per il campionato, oggi invece lotta con noi per il terzo posto. Sarebbe stato meglio essere davanti a loro, ma nel calcio non si deve mai mollare, anche quando tutto è compromesso. Psicologicamente il risultato di domani cambierà molto, vediamo… Anche a me in passato è capitato di fare o subire rimonte, per questo dico che bisogna lottare fino alla fine fin quando ci sono punti in palio».