2019
Roma, i consigli di Julio Sergio: «Olsen merita fiducia» – ESCLUSIVA
Julio Sergio, ex portiere della Roma, ha parlato in esclusiva a Calcionews24. Ecco le parole dell’estremo difensore, tra attualità e futuro
Julio Sergio Bertagnoli porta sicuramente dolci ricordi nella mente dei tifosi della Roma. In giallorosso per 6 stagioni complessive, è stato definito da Spalletti il “miglior terzo portiere del mondo“, salvo poi essere protagonista nella storica rimonta sfiorata con Claudio Ranieri. L’ex estremo difensore ha rilasciato un’intervista esclusiva a Calcionews24, toccando diversi tempi tra cui il futuro della Roma tra i pali. Le sue dichiarazioni:
Come prosegue la vita da allenatore?
Bene, qui in Brasile è un po’ più diverso e complicato. Ma è sempre un’esperienza.
Riguardo l’argomento portiere, situazione dura quest’anno. Si veniva da Alisson, Olsen non è stato forse all’altezza. Come lo vedi?
Per me lui è un grande portiere. Qualche errore l’ha commesso, però il primo anno è sempre difficile. Non è un portiere che non aveva esperienza, si deve vedere adesso come inizia la prossima stagione e vedere chi parte da titolare. Se ritorna, secondo me farà meglio di quello che ha fatto.
Consigli alla Roma di tenerlo?
Sostituire Alisson, che oggi è il più forte al mondo è ancora più difficile. Olsen adesso conosce meglio l’ambiente, conosce meglio il calcio italiano. Secondo me non è arrivato per caso alla Roma, io penso che lui possa fare meglio. Non so se rimane, ma se lo farà, farà bene. Non è neanche sicuro che parta da titolare, però per me è un buon portiere.
Sulla stagione di Mirante?
Mirante è uno che conosce bene il calcio italiano e tante altre cose nell’ambito generale italiano. Se il portiere si allena bene e riesce a giocare con continuità, l’età è una cosa che non si deve prendere in considerazione. Più che altro poi si tratta di preparare anche portieri per il futuro, che è quello che penso stiano facendo con Fuzato, che sicuramente tra poco avrà l’opportunità di fare una partita.
Fuzato che qualità ha?
Penso che quello che lui sta facendo in allenamento, gli sta consentendo di imparare la tecnica del calcio italiano, la velocità. Quest’esperienza per lui è una grandissima cosa prima dell’esordio. Lui avrà tanta fiducia in porta quando avrà l’opportunità, e sicuramente farà bene. Poi dipende da tanti altri aspetti: da come va la squadra, dalla classifica, tutto questo bisogna essere preso in considerazione. Lo dico per esperienza, perché ho fatto un’amichevole col Leverkusen e poi ho potuto giocare di più. Se ai ragazzi si prepara bene la testa, si può fare bene.
C’è ancora qualcuno che ti ringrazia per il rigore parato su Floccari?
In tanti sui social network. Ogni tanto posto qualcosina, perché voglio bene alla società e mi piace la città. Ogni tanto metto qualcosa e faccio due chiacchiere coi tifosi, mi fa piacere.
Sull’arrivo di Fonseca? Cosa può dare alla squadra?
Gli allenatori portoghesi stanno facendo molto bene. La loro Nazionale non ha i giocatori più forti ma riesce a vincere. Secondo me è una questione di organizzazione, c’è tanto merito degli allenatori e della scuola portoghese. Lui ha fatto molto bene allo Shakhtar, anche se è un campionato diverso da quello italiano. Mi auguro per il bene della Roma che possa fare benissimo. Forse non è il nome che i tifosi volevano, ma è un allenatore giovane e prendere una squadra così di livello gli farà dare tutto quello che potrà. Se lui riesce a organizzare bene la squadra e a fare un sistema di gioco volto a far comandare sempre l’azione alla Roma, farà un buon lavoro. Dobbiamo aspettare e vedere quello che succede.
La stagione è stata difficile…
Un po’ complicata. Adesso Totti e De Rossi non ci sono più, erano personaggi importanti. Ora si deve pensare a vincere, mi aspetto questo dalla squadra, dalla dirigenza e anche dai tifosi. Ma dobbiamo sempre avere pazienza. Abbiamo perso Francesco, abbiamo perso Daniele, quindi non sarà un inizio facile. Coi cambiamenti si deve pazienza e fiducia in tutto il progetto.