2013

Roma, Gervinho: «Vogliamo un trofeo, il razzismo…»

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ROMA GERVINHO SCUDETTO RAZZISMO – In casa Roma si aspetta solo il ritorno di Gervinho, il quale, nel frattempo ha rilasciato una lunga intervista per il portale Footmercato. L’attaccante ivoriano è fortemente convinto del fatto che la formazione giallorossa potrà competere per un trofeo, non necessariamente lo scudetto, anche se la Roma, spinta anche da Gervinho, ha dimostrato di poter lottare per vincere il suo quarto tricolore.

VOGLIAMO VINCERE – «La Roma è una grande squadra che non si può rifiutare – ha esordito Gervinho – . E’ un club da sogno, non ho esitato un secondo, e ovviamente Rudi Garcia è stato un importante fattore nella mia decisione: per me è come un padre, e con lui ho trovato fiducia in me stesso, ci conosciamo a cuore aperto. Sa come impiegarmi e come mantenermi in questo stato di forma. C’erano anche Marsiglia e Lione, ma ho dato subito la preferenza ai giallorossi.»

SERIE A BELLA – Gervinho ha parlato anche della difficoltà del nostro campionato, in cui trova spazio un grandissimo campione come Totti: «E’ totalmente falso che sia un campionato inferiore a Premier, Liga, Bundesliga. Le squadre sono ben organizzate e competitive, è una delle leghe più difficili al mondo. Totti? E’ un grande giocatore, un idolo a Roma. Ci sono stati calciatori che impressionano in questa rosa, ma lui merita una menzione. Essere vicino a lui e De Rossi in allenamento ti insegna tanto.»

NO AL RAZZISMO – In chiusura, Gervinho ha parlato dei casi di razzismo, con Yaya Tourè che ha denunciato nuovi episodi in Russia: «Non ho avuto problemi fino ad oggi in Italia. E’ un tema che richiede grande attenzione: uno stadio deve rimanere luogo di condivisione, conviviale. Boicottare il Mondiale di Russia? Io sto con Yaya Touré: non possiamo accettare certi atteggiamenti, ma agire»

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