2013

Roma, Gervinho: «Successo? Il segreto è Garcia»

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L’attaccante ivoriano ha parlato della cavalcata giallorossa e del suo arrivo.

ROMA GERVINHO – Solo un infortunio è riuscito a fermare Gervinho, che ha cominciato nel migliore dei modi l’avventura con la Roma. L’attaccante, arrivato in estate dall’Arsenal, ha spiegato la scelta di vestire la casacca giallorossa: «E’ un grande club, a cui non si può dire no. Uno di quei club da sogno. Non ho esitato un attimo, quando ho deciso di lasciare l’Arsenal. Rudi Garcia è stato determinante per la mia decisione: io conosco lui e lui conosce me, è come un padre, con lui ho ritrovato la fiducia, sa come utilizzarmi e lanciarmi. Ho dato subito la mia preferenza per la Roma, anche se ho grande rispetto per il Marsiglia ed il Lione, che sono due grandi club», ha dichiarato Gervinho ai microfoni di “Foot Mercato”.

SORPRESA – Il calciatore ivoriano ha poi parlato dell’exploit del club capitolino e dello spogliatoio giallorosso: «Non mi sarei aspettato questa striscia di vittorie, ma sapevo la bontà del lavoro di Rudi Garcia, abbiamo ottimi giocatori in rosa, però è troppo presto per parlare: ora l’unico nostro obiettivo è qualificarci in Champions League, poi vedremo dove poter arrivare e se poter puntare ad un trofeo. C’è una grande atmosfera nello spogliatoio, arriviamo da una stagione deludente, ma è bastato un lavaggio della testa di Garcia per cominciare di nuovo. Chi mi ha colpito? Difficile nominarne uno solo, ma naturalmente il primo è Francesco Totti, un grande giocatore, un idolo qui. Lui e De Rossi hanno grande esperienza, è un piacere giocare con loro».

FIDUCIA – Gervinho ha poi parlato del rapporto con mister Garcia e con l’ex allenatore Wenger: «C’è fiducia reciproca tra me e Rudi, mi conosce a memoria. Ora mi sento bene, mi sono ritrovato fisicamente e mentalmente, anche grazie all’aiuto dell’allenatore. Non mi pento dell’esperienza all’Arsenal, certo mi aspettavo di più, ma rimarranno sempre nel mio cuore. Non avrei mai pensato che sarei andato via dopo due stagioni, ma questo è il calcio. Ho grande rispetto per Arsene Wenger, avrei voluto avere più fiducia da lui. Auguro loro il meglio, è una squadra con molta qualità, potrebbero vincere la Premier League».

SERIE A – Infine, Gervinho ha parlato del campionato italiano e della lotta al razzismo: «Ho trovato un campionato molto competitivo, le squadre sono ben organizzate, insomma è uno dei campionati più difficili del mondo. Razzismo? Finora non ho avuto problemi di questo tipo, ma bisogna trattarlo con attenzione. Uno stadio di calcio deve essere un luogo di condivisione e gioia. Toure? Dobbiamo fare qualcosa. Nazionale? Vogliamo qualificarci ai Mondiali, ci manca ancora una partita».

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