2018

Genoa non salvo, ma da salvare: così Ballardini sconfessa sé stesso… ed è ok

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Un Genoa tutto sommato coraggioso trae segnali positivi dalla sconfitta – scontata – di ieri con la Roma: dopo un primo tempo difficile, Ballardini cambia i rossoblu e dimostra di poter osare…

Roma continua ad essere maledettamente maledetta per il Genoa, ancora una volta uscito sconfitto dall’Olimpico nonostante la prova tutto sommato coraggiosa. E dire che i rossoblu, sotto di due gol all’inizio del secondo tempo, non avevano propriamente impressionato a inizio gara, regalando di fatto il campo ai giallorossi. Davide Ballardini alla vigilia del match l’aveva annunciato (leggi anche: ROMA-GENOA: LA CONFERENZA STAMPA DI BALLARDINI): guai a sbilanciarsi troppo con la squadra di Eusebio Di Francesco, perché il rischio sarebbe stato quello di prendere sonore scoppole. Così il Grifone si presenta in campo accorto come sempre con il più classico dei 3-5-2: gli esterni di turno (Francesco Migliore ed Aleandro Rossi al posto di Diego Laxalt e Darko Lazovic, stavolta a riposo) provano a dire la loro, ma la differenza sostanziale stavolta la fanno gli uomini in difesa. L’esordiente Jawad El Yamiq, in campo al posto dell’infortunato Nicolas Spolli, dimostra scarsa tecnica nonostante le buone doti fisiche. Peggio di lui però fa il più esperto Ervin Zukanovic: l’ex giallorosso è decisamente in serata no e regala a inizio ripreso alla Roma un autogol alquanto evitabile.

Ballardini sconfessa allora sé stesso e diventa la prova provata che per sopravvivere – spesso, non sempre – bisogna anche smentirsi: il 3-5-2 diventa a metà secondo tempo il più offensivo dei 4-4-2. Iuri Mendeiros prende il posto di Oscar Hiljemark a centrocampo, poco dopo Giuseppe Rossi entra in campo al posto di Migliore e, per finire, Isaac Cofie subentra al posto di Goran Pandev sublimando il nuovo modulo: il Grifone presta il fianco alle ripartenze romaniste (esattamente ciò che Ballardini aveva predicato di evitare il giorno prima), ma non si comporta per nulla male. Gianluca Lapadula trova così l’inutile rete del 2 a 1 e, a conti fatti, la prestazione del secondo tempo diventa decisamente da salvare rispetto a quella incolore della prima frazione di gioco. Oltre a Zukanovic, non entusiasma Pandev (pure lui in giornata negativa), mentre il prodigioso recupero di El Yamiq – che a inizio partita pareva essere facile preda del fenomeno turco Cengiz Under – allo scadere del match su Edin Dzeko che stava per insaccare libero a porta vuota, può essere invece una ventata di ottimismo in vista del finale di campionato. Lunedì arriva il Verona quasi retrocesso a Marassi: il Genoa stavolta può davvero chiudere i conti salvezza.

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