2015
Roma, Garcia: «Vincere domani per chiudere il periodo»
Il tecnico ha parlato in conferenza stampa
Tanti infortuni e assenze per la Roma a Cagliari. Così parla Rudi Garcia in conferenza stampa: «Non ho mai avuto così tanti assenti, ma domani faremo di tutto con i giocatori che ho a disposizione. Loro sanno che devono dare qualcosa in più per compensare le assenze. A noi basta una vittoria per ripartire. Totti? Lo abbiamo risparmiato. Ha un principio di influenza. Ha lavorato in palestra e valuteremo nelle prossime ore come si sente».
IBARBO – Parla così Garcia del colombiano: «Sul caso di Ibarbo le cose sono semplici. Il suo infortunio al polpaccio era stato curato. Ha un tendine rotuleo da tenere monitorato, e per questo era prevista la visita a Barcellona. Se abbiamo preso un rischio lo abbiamo preso in partita. Il giorno prima si era allenato, aveva fatto un allenamento poco differenziato. Per la partita era pronto, ha giocato bene quei 20 minuti. Il giocatore aveva bisogno di allenarsi il giorno seguente, e l’allenamento era stato normale, senza salti o scatti. Si è infortunato al muscolo del polpaccio. Questa la chiamo fatalità».
INFORTUNI – Garcia continua: «Aspettiamo di riavere tutti gli infortunati per lavorare ogni giorno tutti insieme, con il settore medico, con i preparatori atletici. Ogni giorno lavoriamo su queste cose. Non siamo scemi al punto da dire che è solo sfortuna. La sfortuna c’è ma ci sono anche altre cose. Cerchiamo di migliorare, ma quando ti manca mezza squadra e giocano sempre gli stessi è dura. A volte i giocatori si sono fatti male anche in nazionale, e queste sono cose che ti cadono addosso durante la stagione. Quando torneranno tutti, e spero sarà presto, faremo in modo di finire la stagione con meno problemi, e io avrò più scelte e una squadra più forte».
CLASSIFICA – Ancora Garcia: «Siamo secondi, siamo stati eliminati dalla Coppa Italia, che volevo vincere. Domenica e in Europa League giocheremo al 100% facendo di tutto per portare la Roma dove penso io meriti di stare: in alto nella classifica. Non costruiamo solo una squadra per questa stagione, ma lavoriamo a lungo termine. Mi sembra che la stagione della Roma non si fermi alla prossima partita, ce ne saranno altre. Vincere domani sarebbe ottimo per chiudere questo periodo nero».
PARAGONI – Garcia risponde così: «Non serve a niente paragonare le prestazioni dell’anno scorso a quelle di oggi. Dobbiamo essere più solidi in difesa, è vero, ma lavoriamo ogni giorno, lo facciamo in allenamento».
ALLENAMENTO – Garcia continua: «Quello che ho fatto io, e che forse ha voluto fare anche Sabatini, è stato fare in modo che i giocatori capiscano che, in questo momento di difficoltà, con gli uomini contati, loro devono dare di più. La squadra all’inizio può lottare con tutte le altre, ma fin quando i giocatori hanno benzina nel motore. Ciò che facciamo noi è quello che ho detto a tutto lo staff: tutti devono fare di più, per dare questa spinta necessaria per tornare alla vittoria, soprattutto domani».
ASSENZE – Sui titolari di domani: «Il Cagliari è una squadra che ha cambiato allenatore, che fa bene da quando è arrivato Zola. Sarà un piacere vedere un uomo così, perchè l’ho sognato da giocatore, e adesso fa l’allenatore. Le cose sono importanti per noi, non dipende dall’avversario. Dobbiamo concentrarci sul fatto di esprimerci al massimo livello possibile visto il momento. Se sarà una Roma competitiva, allora avremo la possibilità di vincere».
DIFESA – Sulla difesa che costruisce: «Non è più la stessa difesa, non possiamo fare paragoni, non sono gli stessi giocatori. Noi giochiamo con i giocatori di oggi, e quando manca qualcuno, e sei costretto a schierare un giocatore che ha giocato ogni tre giorni, allora lavoriamo con quello che abbiamo a disposizione, anche mancando di automatismi. Noi facciamo sempre il massimo per cercare di essere efficaci, ma non facciamo tutto bene, ma ogni volta facciamo di tutto per essere al massimo, per cercare la vittoria. Dopo non c’è nient’altro da fare se non mettere tutto in competizione».
OFFERTE – Sul futuro: «Io sono venuto alla Roma per vincere dei trofei. La Roma non è un trampolino. E’ tutto».