2013

Roma, Garcia a Sky: «Lottiamo così dall’inizio»

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ROMA GARCIA UDINESE – È un Rudi Garcia contento ma non troppo espressivo, quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport per commentare la nona vittoria in altrettante partite della Roma, capace di espugnare il campo dell’Udinese nonostante l’inferiorità numerica. Il tecnico giallorosso ha fatto capire quanto bene lavora la sua squadra, per presentarsi in ottime condizioni il giorno della partita.

VITTORIA DIFFICILE – «Facciamo così dall’inizio della stagione, non da oggi – ha esordito Garcia – . Vincere in un campo difficile come questo, in cui l’Udinese non perde da un anno, e nonostante abbiamo giocato in 10, era una cosa molto difficile e bella, oltre che importante per il futuro. Il brutto primo tempo? Abbiamo sofferto troppo sulle loro ripartenze, abbiamo lasciato troppi spazi e non abbiamo difeso bene, più sul piano dell’equilibrio di squadra. Il secondo tempo è andato molto meglio. Difficoltà con il centravanti? Sappiamo che l’Udinese ha cambiato modulo e le soluzioni migliori per loro erano sulle fasce, perciò era fondamentale sfruttarle, ma nel primo tempo eravamo al di sotto delle nostre possibilità.»

GRANDE PERSONALITA’ – Garcia ha ribadito anche la personalità della Roma, che nonostante il rosso a Maicon ha giocato alla grande, meglio dell’Udinese: «L’azione del gol è bellissima, pur essendo in 10 abbiamo attaccato. La forza della squadra è quella di credere in sè stessa, oggi più che in altre partite avevamo bisogno di forze fresche, e quando sono entrati Marquinho e Bradley erano i cambi giusti per creare pericoli all’Udinese. Abbiamo le forze giuste per vincere anche in 10, questa è la nota positiva. Quando si gioca in 10 dobbiamo restare stretti e con una difesa più aggressiva, giocando più sui calci piazzati. Per questo ho tolto Borriello.»

LA PROVA DI MARCO – In chiusura, Garcia ha parlato di Borriello, rimasto all’ultimo minuto nonostante le tante richieste arrivate in estate: «Tutti sono importanti, oggi non c’erano Totti e Gervinho. Chi va in panchina oggi potrebbe diventare titolare domani, perciò tutti devono restare attenti perchè ogni giocatore è importante. Squadra fortunata? La fortuna non arriva da sola, se si dà tutto sul campo e si sfrutta ogni situazione è normale che arrivi. Abbiamo giocato in inferiorità numerica, ma potevamo giocare anche con l’uomo in più. La cosa più importante in una partita è credere nella squadra e nei compagni, e i ragazzi l’hanno avuta.»

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