2019

Roma, full immersion tattica per i nuovi. Col Sassuolo tutti all’erta

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Roma, nell’attesa dei nazionali Fonseca lavora minuziosamente con i nuovi. Tattica a tutto tondo in questa pausa pre Sassuolo

I campanelli d’allarme, dalle parti di Roma, sono già belli che funzionanti. L’ultimo l’ha fatto scattare l’infortunio di Cengiz Under che, secondo a quanto si apprende dalle prime verifiche, starà lontano dai campi per almeno un mesetto. Considerando anche lo stop di Perotti (anche lui fermo almeno per altri 30 giorni), Fonseca si ritrova già con la batteria degli esterni offensivi a corto di alternative. I superstiti sono, attualmente, Kluivert, Zaniolo e l’ultimo arrivato Mkhitaryan.

L’olandesino ha infinite qualità tecniche, ma si è ancora mostrato acerbo in determinate situazioni anche nell’ultimo derby disputato dall’ultimo minuto. Il tempo, ovviamente, è dalla sua parte. In mancanza di ricambi Zaniolo potrebbe essere dirottato, come già fatto praticamente tutto l’anno scorso, sulla corsia di destra. Ruolo che è in grado di interpretare ma “depotenzia” un minimo le sue qualità. A quel punto lo scenario sulla trequarti sarebbe delineato: o Pellegrini (con l’inserimento a centrocampo di Veretout o Diawara) oppure l’ultimo arrivato armeno.

In tal senso, le gare delle nazionali non sembrano aiutare. Sopratutto Mkhitaryan, che avrebbe avuto bisogno di queste due settimane agli ordini di Fonseca per inserirsi al meglio nel progetto tecnico. Invece il mister l’avrà a disposizione solamente all’inizio della prossima. Chi, al contempo, è totalmente a disposizione è Chris Smalling. Il difensore si è presentato oggi in conferenza stampa e, sul feeling con l’allenatore, fuga immediatamente i dubbi: «C’è subito stata sintonia, eravamo d’accordo su diversi punti. Dopo i primi allenamenti ho capito che vuole una squadra che pressa, difensori aggressivi, pronti e rapidi a controllare la profondità alle loro spalle». Per lui, la full immersion tattica, è assolutamente iniziata.

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