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Editoriale

La Roma e quell’irrefrenabile necessità di farsi del male

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Non c’è modo in casa Roma di vivere qualche settimana di serenità: la nuova, presunta frattura tra Fonseca e lo spogliatoio l’ennesima dimostrazione

L’avvento della Santa Pasqua è per sua definizione sinonimo di pace e tranquillità, ma non per la Roma evidentemente. Ed ha un qualcosa di sottilmente paradossale che proprio a due passi dal Vaticano il weekend si sia rivelato quanto mai turbolento.

D’altro canto, vuoi mettere il sottile piacere di soffiare ai disastri di Pirlo e della Juventus le prime pagine? E così sono spuntati nel pomeriggio i retroscena su un presunto confronto, dai toni decisamente aspri, tra Fonseca, Tiago Pinto e i giocatori a Trigoria.

Uno scenario che il club giallorosso si è affrettato a smentire nella serata di ieri tramite una comunicazione riportata dall’ANSA. Ma al di là delle parole di circostanza, appare sempre più evidente lo scollamento tra il tecnico portoghese e l’ambiente. Le dichiarazioni post-Sassuolo un concentrato di remissività e rassegnazione, al netto di un rendimento altalenante che pone oggettivamente la Roma sull’ultima ruota del carro Champions League. E non solo nei numeri.

Eppure ci sarebbe all’orizzonte un’occasione imperdibile, ovvero quella Europa League che nel giro di una manciata di partite potrebbe regalare un trofeo e schiudere le porte della competizione continentale più ambita. Ma il desiderio di autolesionismo che sembra possedere il club capitolino sovrasta evidentemente l’orgoglio di essere l’ultima formazione italiana ancora in corsa nelle Coppe. Insomma, non proprio l’approccio ideale al doppio confronto con l’Ajax.

La sensazione è che l’avventura di Paulo Fonseca nella Capitale si concluderà entro i prossimi 50 giorni, comunque andranno le cose. Colpa di un feeling mai del tutto sbocciato con la piazza e soprattutto con la squadra. Il freschissimo precedente del caso Dzeko d’altra parte era stato indizio definitivo di un rapporto logoro già dalla scorsa estate e dalla sconfitta con il Siviglia.

Poi l’arrivo della famiglia Friedkin e la lunghissima gestazione nella scelta di un Direttore Sportivo. Quasi inevitabile la fiducia nell’ex tecnico dello Shakhtar Donetsk per questa stagione. L’auspicio di ogni tifoso giallorosso è che ora però il progetto della proprietà a stelle e strisce possa decollare in questo 2021. Senza compromessi, senza incertezze e senza l’irrefrenabile necessità di farsi del male.

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