2013
Roma, De Sanctis: «Napoli? Ho fatto bene ad andar via»
Il portiere giallorosso non si è pentito per laddio al club partenopeo.
ROMA NAPOLI DE SANCTIS – L’avventura a Napoli è cominciata nel 2009, quando Aurelio De Laurentiis lo ha acquistato dal Siviglia. Dopo le esperienze all’estero (prima del Siviglia ha giocato nel Galatasaray), Morgan De Sanctis è tornato in Italia, dove ha scritto una storia importante con la maglia azzurra fino al trasferimento alla Roma, maglia con la quale lo affronterà nel big match: «Quattro anni non si cancellano. Quando ho deciso di andare via dal Napoli, ho scelto la Roma dopo aver fatto alcune considerazioni. La vedevo una squadra forte, con valori tecnici importanti, alla quale era tuttavia mancato qualcosa nelle precedenti stagioni. Era un’opportunità da cogliere per restare ad alti livelli e il progetto mi ha affascinato attraverso i colloqui coni dirigenti e l’allenatore Garcia. Però no, sette vittorie di fila non le avrei immaginate. Le abbiamo meritate tutte. Ma la strada resta lunga», ha dichiarato il portiere giallorosso ai microfoni de “Il Mattino”.
I SEGRETI – De Sanctis ha poi svelato i punti di forza della Roma «Chi ha giocato qui negli ultimi due anni ha accumulato tante delusioni e si è gettato nel lavoro con più umiltà, più intensità, più voglia di aiutare la squadra ad essere protagonista. Sono arrivati, poi, giocatori con alte motivazioni: io vorrei chiudere la carriera con un altro importante risultato, Maicon punta a giocare i Mondiali nel suo Paese, Strootman vuole emergere e Gervinho è stato scelto direttamente dall’allenatore. Che in questa partenza ha avuto un peso determinante. È il principale artefice di questo positivo inizio di stagione. Mi ha subito colpito per le sue idee, chiare ed efficaci. Non gestisce solo le partite, ma anche gli uomini. Però, l’ho detto, la strada è lunga e tortuosa. Mi preme sottolineare la qualità della nostra fase difensiva, interpretata dalla squadra e non dal singolo reparto. È il contesto che ci ha consentito di mostrare questa solidità».
OBIETTIVI – Visti i risultati, nella corsa per lo scudetto c’è anche la Roma, ma l’estremo difensore resta cauto: «No, calma. L’obiettivo è un altro, chiarissimo: tornare in Europa perché una squadra come la Roma non può restare fuori dal giro delle coppe per tre anni. È una questione di credibilità sportiva. Aspettiamo il girone di andata per capire se è il caso di alzare l’asticella: se fossimo ancora così in alto, nessuno di noi, dal tecnico ai giocatori, si tirerebbe indietro. La Juve anche quest’anno è la favorita perché ha Conte in panchina per la terza stagione consecutiva».
ADDIO NAPOLI – De Sanctis ha poi spiegato i motivi del suo addio al club partenopeo: «Il discorso è stato semplice. A gennaio ho rinnovato il contratto per due anni, la società mi aveva garantito che sarei stato ancora protagonista. Poi è stato ingaggiato Rafael, portiere di 22 anni, per sei milioni. Chiaro il progetto. Prima o poi mi avrebbero detto: ”Aiutalo a crescere”. No, non mi andava bene, perché Benitez aveva detto che De Sanctis era il suo portiere e De Laurentiis lo aveva confermato. Sono andato via, rimettendoci di tasca mia. A Napoli è arrivato Reina, la soluzione migliore in quel momento: un portiere esperto e intelligente che conosce benissimo l’allenatore. Ho deciso di essere io l’artefice delle mie fortune. Certe scelte sono state fatte negli uffici, sulla carta diciamo così, e non mi sarebbe piaciuto accettarle. Considerando cosa è successo a qualche mio ex compagno, ho rafforzato l’idea che ho fatto bene ad andare via».