2015
Roma, De Rossi: «Vincere con la Juventus per riaprire il campionato»
Il centrocampista: «E’ la nostra unica possibilità»
E’ un Daniele De Rossi determinato quello che ha parlato oggi a Sky Sport. Il centrocampista della Roma ha parlato dell’ultimo mese dei giallorossi, caratterizzato da una serie di pareggi che non hanno fatto bene alla classifica. Lunedì però c’è la Juventus all’Olimpico, un’occasione da non fallire: «Noi immaginavamo uno scenario di classifica diverso, speravamo che quello di lunedì fosse uno scontro diretto valido per superarli o allungare le distanze. Fino ad un mese e mezzo fa eravamo alla minima distanza, poi ci siamo addormentati. L’unica possibilità per riaprire il campionato è vincere. Il nostro non è un calcio difficile da riproporre: se puoi farlo a novembre e dicembre, puoi farlo anche a gennaio. Gli infortuni ci hanno danneggiato, così come la Coppa d’Africa, non ci voleva proprio. E’ un momento di appannamento, ci può stare, alcune partite avremmo dovuto vincerle anche in situazioni non ottimali, e ci avrebbero portati ad un passo dalla Juventus».
AVVERSARI – De Rossi ha proseguito: «Non mi sembra che ci sia tantissima differenza con la Juventus. Noi abbiamo avuto un’involuzione di gioco con i pareggi, che hanno scavato la distanza tra le due squadre. Anche loro hanno sofferto in diverse partite, sono riusciti a vincerne alcune con delle giocate. Nonostante stiano tenendo un ritmo incredibile, forse sono un po’ più umani rispetto alle ultime tre stagioni. Dopo l’andata comunicazione errata? Dopo la gara si è un po’ tutti nervosi, anche io tifavo. In quel frangente non parlai, ma mi trovai d’accordo con le parole di Francesco (Totti, ndr) e dei compagni. Forse l’errore è stato tornare su quella gara anche dopo, e porla come unico problema. Ora quella partita non è decisiva. A maggior ragione è assurdo parlarne oggi. Se vogliamo riaprire il campionato dobbiamo vincere».
SCORSA STAGIONE – Sulla scorsa stagione: «Avevamo stupito tutti, nessuno si aspettava il nostro exploit, e le prestazioni venivano ingigantite perchè arrivavamo da due stagioni negative. Lo stupore faceva che le nostre partite sembrassero più belle e quest’anno invece è il contrario. Abbiamo fatto belle partite anche quest’anno e brutte l’anno scorso, risolvendole con fortuna e bravura, ma abbiamo continuato a giocare un buon calcio. C’è stato quest’ultimo mese in cui abbiamo fatto più fatica, in cui eravamo pochi, e bisogna andare avanti senza cercare colpevoli. Vinciamo lunedì, andiamo a meno sei e poi si vedrà. Bisogna continuare a galoppare senza fermarsi più, questo ci stimola molto dopo giovedì. Non è bello stare in panchina quando giochi 60 gare in un anno, ma è inutile sbraitare se andiamo in panchina, altrimenti non si finisce più. Di partite ne ho giocate tante, a volte capita di non giocare». Infine, una battuta sulla MLS: «L’America può aspettare».