2018

Roma, Ante Coric e l’impatto con il campionato italiano

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Primo colpo della sessione estiva di calciomercato per la Roma di Monchi: in arrivo Ante Coric dalla Dinamo Zagabria

Il direttore sportivo della Roma Monchi ha anticipato la concorrenza e piazzato il primo colpo di mercato per la prossima stagione: arriva Ante Coric dalla Dinamo Zagabria per sette milioni di euro. Classe 1997, il suo talento e l’espressione della qualità avevano attirato l’attenzione di diversi club internazionali, ma la società capitolina è giunta prima degli altri e si è assicurata le prestazioni del gioiellino croato. Che già domani sosterrà le visite mediche e si legherà alla Roma per i prossimi anni. Centrocampista, nello specifico mezzala, anche diciotto presenze all’attivo nella nazionale under 21 della Croazia e quattro nella nazionale maggiore. Insomma in patria è già considerato dal sicuro avvenire, alla stregua dell’elenco di grandi talenti emersi con irruenza negli ultimi anni.

Ante Coric, il profilo

La collocazione al momento pare essere quella della mezzala di un centrocampo a tre, nell’interpretazione moderna del termine: calciatore di tecnica e palleggio, che negli anni – ha bruciato le tappe della sua carriera – ha provato a completarsi con una certa predisposizione agli inserimenti. Alla scelta del tempo, fattore che ha nel suo bagaglio ma che ancora stenta a mettere in mostra con una certa continuità. Lo paragonano per naturale accostamento ai vari Modric, Rakitic e Kovacic: può avere quel genere di visione di gioco e di fondamentali tecnici, ma deve ovviamente essere valutato in termini di velocità d’esecuzione. Il salto nel calcio di primissimo livello non è affatto affrettato: un giocatore di talento, se lo è davvero e se può riversare questo sul campo da gioco, va presto misurato con le vette più importanti. Anche per concedergli l’opportunità di sbagliare e di apprendere gli strumenti necessari, prima che sia troppo tardi. O meglio, senza perder tempo.

Coric, acquisto sul modello Cengiz Under

La traiettoria immaginabile è quella intrapresa da Cengiz Under, classe 1997 come Ante Coric, che nella scorsa estate arrivava alla Roma dal Basaksehir per undici milioni di euro. Stessa volontà, quella di Monchi di anticipare la concorrenza e portarlo all’ombra del Colosseo. Permettendogli di crescere in una squadra che – considerato il numero di attaccanti esterni a disposizione – lo avrebbe atteso senza mettergli fretta. Ed invece Cengiz Under ha continuato a bruciare le tappe di una carriera già prolifica: otto reti stagionali, quasi tutte di evidente qualità tecnica, più dei numeri si è palesata una chiara adattabilità al calcio dei grandi, al calcio di livello giocato in contesti di livello. Quale sono la nostra Serie A e la Champions League, disputata da assoluta protagonista dalla Roma di Eusebio Di Francesco. Ecco, seppur in ruoli del tutto differenti, le due operazioni si somigliano non poco. E la Roma auspica anche lo stesso esito: Cengiz Under ha già raddoppiato il suo valore di mercato e lasciato traccia nei risultati ottenuti dalla sua Roma, Ante Coric è chiamato ad emularlo.

Ante Coric e la crescita fisica

Ultimo punto di rilievo inerisce alla sua tenuta fisica: per le esigenze e le caratteristiche del campionato italiano, considerato il suo ruolo, Ante Coric appare ancora un tantino esile. Lo era in parte anche Mateo Kovacic al momento dell’approdo all’Inter, salvo poi adeguarsi e risultare efficace al punto da attirare l’interesse del club più titolato al mondo, il Real Madrid di Florentino Perez. Nei primissimi anni Kovacic compensava con una velocità spaventosa, messa in atto già al primo controllo di palla, quanto bastava a superare il primo uomo e ad inscenare tutta la qualità del suo repertorio. Coric non ha quello strappo, ma gli è affine per visione di gioco ed intelligenza nella scelta. Nel tempo dovrà inevitabilmente aggiungere massa per competere in un calcio che richiede sempre più una specializzazione totale. Ed inclusiva di tutti gli aspetti che caratterizzano il rendimento di un calciatore. Ante Coric può studiare alla corte dei vari De Rossi, Nainggolan, Strootman e volendo Pellegrini, qualora optasse per la permanenza a Roma, per dare ragione all’intuito di Monchi: il direttore sportivo giallorosso è suo fan ed ha scelto senza indugio di procedere all’investimento. Peraltro assai contenuto in relazione a quel che potrebbe e potrà diventare. Il suo nuovo allenatore Eusebio Di Francesco ruota abbastanza le forze a disposizione del suo organico e dunque ci sarà spazio anche per Coric: spetta a lui ora dimostrarsi all’altezza del nuovo palcoscenico.

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