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Roma, Di Francesco in conferenza: «Vogliamo ripetere la prestazione contro il Milan»
Di Francesco ha chiarito cosa si aspetta dalla sua squadra: «Dobbiamo imparare a essere più cinici e fare una fase difensiva adeguata»
Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita che vedrà la Roma affrontare il Chievo.
Sui convocati – «Olsen e Manolas non saranno convocati: il primo per un problema al polpaccio, il difensore ha cercato di esserci fino alla fine ma non rischiamo. Jesus invece ha recuperato e sarà convocato, ci sono sensazioni positive. Da valutare solo De Rossi, non è ancora nelle condizioni ottimali per impegni ravvicinati, ma sono felice di come sta».
Sui punti persi – «Di punti ne abbiamo persi da tante parti, sono squadre agguerrite che lavorano tanto sulla fase difensiva, noi dobbiamo imparare a essere più cinici e fare una fase difensiva adeguata, come abbiamo fatto contro il Milan».
Su Schick e Karsdorp sulla fascia destra – «Può essere riproposta. Rick ha avuto maggiore continuità nella fase difensiva, dove lui, venendo da un campionato differente può peccare di più e ha qualità importanti offensive. Ha lavorato molto bene. Schick ha messo quella cattiveria che deve avere qualsiasi calciatore, in qualsiasi ruolo».
Sul centrocampo – «De Rossi e Nzonzi sono giocatori con caratteristiche differenti. Abbiamo giocato più di 20 partite anche col 4-2-3-1, contano gli atteggiamenti mentali. A me il 4-3-3 piace, a priori, per quello che può portare in campo in termini di equilibrio e ci sta che anche a Chievo si possa riproporre questo sistema di gioco».
Su Zaniolo – «Giocherà di nuovo, è libero a livello mentale, sfruttiamo la sua gioventù e la voglia di essere determinante. A volte è troppo generoso, sembra un paradosso, ma ben venga questa esuberanza di questi ragazzi».
Su Schick e Dzeko insieme – «Sì, possono essere riproposti, come dicevo prima sulla corsia destra. Una squadra non può avere una risposta dopo quattro giorni, parlo di Firenze, dove siamo stati disastrosi».
Su Juan Jesus titolare – «Difficile per il percorso che ha fatto, non è proprio il caso. Già averlo a disposizione è un gran vantaggio».
Sulla crescita di Schick – «Si era creata una situazione particolare ma in questo senso è cresciuto, anche in altre partite si è confrontato con giocatori importanti e ha vinto duelli. E’ cresciuto in autostima ma non dipende solo dall’allenatore, anche da i compagni e dal fatto che a un certo punto bisogna crescere. Non basta l’eleganza, ogni tanto bisogna sporcarci. Non possiamo accontentarci di un 1-1 con il Milan».
Sul ballottaggio tra Florenzi e Karsdorp – «La competitività è sempre uno stimolo. Avere due giocatori per ruolo è importante, Flo veniva da un periodo particolare dal punto di vista fisico. Sono sicuro che tornerà a brillare presto, tutti quanti sono un po’ in sofferenza adesso ma i giocatori importanti torneranno presto ad un certo livello».
Sull’episodio di Kolarov con il tifoso – «Può accadere, siamo tutti quanti uomini, anche sbagliando. In questo momento e in questo posto si enfatizzano, non so neanche bene cos’è accaduto perché non ero presente. Kolarov ha sempre mostrato grande attaccamento a questa maglia, giocando un mese e mezzo con un piede fratturato, giocando con le infiltrazioni per essere sempre a disposizione del mister, dei compagni e della Roma. Ci sono cose su cui è possibile mettere una pietra roba, serve anche mettersi nei panni delle persone. Credo che lui sia molto importante per la Roma, spero che tutti tornino a sostenerlo».
Sul portiere titolare – «Fuzato è cresciuto tantissimo, ha grandi potenzialità. Gli manca esperienza e qualche partita. A Chievo giocherà Mirante, si è allenato dopo il problema al polpaccio ma Fuzato è un portiere di prospettiva».
Su Pastore – «Non è una questione di schemi, sono tante le componenti che non lo fanno rendere al meglio, anche per colpa mia manca di continuità. Si allena sempre bene ma le partite sono tutte diverse, però Javier deve continuare ad allenarsi sapendo che in questo momento davanti c’è Zaniolo, ma che abbiamo bisogno di tutti, mi auguro che torni a essere il giocatore che conosciamo».