Cengiz Under, chi c'è dietro quel gol da marziano - Calcio News 24
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2018

Cengiz Under, chi c’è dietro quel gol da marziano

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Talento in fiore: Cengiz Under al centro della produzione offensiva giallorossa. Ora il mondo Roma se lo coccola…

Da quando si è sbloccato non si ferma più: il gol decisivo nella vittoriosa trasferta del Bentegodi sul campo del Verona, la doppietta al Benevento coronata da un assist vincente, la soluzione spettacolare con cui ha sbloccato la complessa sfida della Dacia Arena con l’Udinese. Da quando il suo allenatore Eusebio Di Francesco ha concretamente puntato sul suo profilo, la risposta è stata forte e chiara: trecentottantaquattro minuti nelle ultime cinque gare di campionato, più di quanti ne aveva accumulato per il resto dell’intero campionato (trecentoquarantuno). Parliamo di Cengiz Under, il nuovo talento della Roma, di una Roma ora chiamata a coltivarlo al meglio al fine di agevolarne la progressiva affermazione. Nel futuro certamente, ma anche in un presente che ora vedrà il club capitolino impegnato sui due fronti della sua stagione.

Il momento della Roma

Sarà dunque necessario attingere il meglio dal proprio organico pur di competere strutturalmente sui due livelli della stagione: difendere la postazione Champions dalla concorrenza di Lazio ed Inter, risolvere la pratica Shakhtar Donetsk per accedere ai quarti di finale della massima competizione internazionale per club. Il tutto può essere affrontato con una rinnovata fiducia: la Roma ha perso le sue coordinate in un mese e mezzo in cui ha compromesso l’ipotesi di restare agganciata al treno di testa del campionato, con Napoli e Juventus che hanno fatto il vuoto alle proprie spalle, ma nelle ultime battute – complice anche il livello di avversari tutt’altro che proibitivi, vedi Verona e Benevento – ha ritrovato alcune dinamiche che l’avevano contraddistinta. Con alcune differenze: meno puntuale nella fase difensiva, vedi i due gol incassati dal fanalino di coda Benevento, ma con una presenza maggiore in chiave offensiva. Non tanto per gli otto gol siglati nelle ultime tre partite di campionato, quanto per un flusso d’attacco che pare più fluido rispetto al passato.

Roma, i meriti di Cengiz Under

In tal senso il genietto turco ci ha messo del suo: Cengiz Under è a tutti gli effetti una spina nel fianco delle difese avversarie, perché sta dimostrando di avere nel suo bagaglio alternative differenti. Se qualcuno lo aveva già bollato come il classico mancino che parte da destra e rientra sul piede forte per calciare a giro verso la porta, sostanzialmente impossibilitato a fare altro, si è dovuto ricredere guardandolo all’opera con il piede destro. Presunto piede debole, Cengiz Under riesce invece a districarsi bene anche con il destro e dunque a risultare imprevedibile per l’opposto difensore: può rientrare verso il centro, ma può anche andare sul fondo e crossare di destro. Come fatto in occasione dell’assist servito a Dzeko nella sfida dell’Olimpico contro il Benevento. Nonché in diverse situazioni di gioco sviluppate con l’Udinese: la gara che più della altre, considerato il tenore dell’avversario, ne ha consacrato il momento felice.

Cengiz Under e il gol da marziano

Buona la presenza territoriale della Roma sul campo dell’Udinese, eppure il gol non arrivava: a sbloccare la contesa ci ha pensato una soluzione personale di Cengiz Under. Un gol gemma: il talentuoso turco calcia improvvisamente dal limite dell’area e lo fa con rara potenza e precisione, nascondendo il colpo all’avversario e mettendolo in pratica in un lasso di tempo tanto breve da ingannarne la marcatura. In altre parole Cengiz Under riesce a mascherare la preparazione della conclusione, a ridurre al minimo indispensabile il tempo necessario per calciare in quel modo. Non concede all’avversario il tempo di reazione, quello utile per comprendere cosa abbia intenzione di fare l’attaccante ed opporsi. Dopo la preparazione c’è l’esito: quello dipende – oltre a quanto appena detto – dalla capacità di colpire in modo preciso e potente: servono entrambe, altrimenti da quella distanza non si fa centro. L’esecuzione del suo diagonale di mezzo esterno è praticamente perfetta: Bizzarri si distende ma non può fare altro che raccogliere il pallone nella propria porta.

Cengiz Under fattore di questa Roma?

Tra le luci e le ombre di questa prima annata italiana del direttore sportivo Monchi c’è da annoverare – a quanto sembrerebbe tra le luci – il colpo Cengiz Under: attaccante classe 1997 scovato nel Basaksehir e prelevato per tredici di milioni di euro. Un investimento allora ritenuto consistente per un ventenne di cui poco o nulla si conosceva, eppure già oggi la sensazione è quella che valga almeno il doppio. Molto, molto di più se il suo talento dovesse effettivamente concretizzarsi secondo le rinnovare asppettative: Cengiz Under studia – anche e soprattutto tatticamente – per diventare un reale fattore della Roma che sarà. Questo è il sentiero di crescita del turco nonché l’imminente e necessaria sfida: fare la differenza in termini di giocate (e contro avversari ancor più quotati rispetto ai recenti) ma progredendo sul piano tattico, integrandosi sempre più nelle richieste che il calcio di Di Francesco richiede sotto il profilo dell’equilibrio. Il tecnico giallorosso ha recentemente optato per il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, operazione sostanzialmente finalizzata a liberare l’impeto di Nainggolan ed avvicinarlo alla porta avversaria, come del resto accadeva sotto la gestione Spalletti con i numeri che tutti conoscete. Il pegno da pagare è tutto degli attaccanti esterni, che rispetto ad un 4-3-3 classico si ritrovano a dover eseguire maggiori compiti difensivi. Età e predisposizione al sacrificio non mancano: lo step è quello di comprendere a pieno i movimenti e di interpretare le fasi della partita. La Roma ha un prodotto potenzialmente aureo tra le mani: Cengiz Under avanza la sua candidatura nella squadra di oggi e di domani.

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