2018
Roma, basta il turnover per battere il Genoa ma i ricambi non convincono
La Roma batte 2-1 il Genoa e ottiene il massimo con il minimo sforzo: Under segna ancora ma le secondo linee continuano a non convincere
Dammi tre punti, non chiedermi niente. Così potrebbe sintetizzarsi la serata della Roma che ieri sera ha battuto il Genoa per 2-1. Da salvare c’è solo il risultato che tuttavia non è cosa da poco visto che la corsa per gli ultimi due posti in Champions League è sempre più serrata. Inter e Lazio hanno vinto e dunque la classifica resta invariata con le due compagini romane appaiate a 64 punti e i nerazzurri subito dietro a 63. Il massiccio turnover applicato da Di Francesco questa volta si è rivelato vincente anche se con qualche affanno di troppo.
“ROMA MASOCHISTA” – Il tecnico abruzzese ha cambiato 6 uomini rispetto al derby di domenica, riproponendo il 4-3-3 e rivoluzionando del tutto il centrocampo visto che ha schierato contemporaneamente Pellegrini, Gonalons e Gerson. In avanti si è rivisto un Cengiz Under in grande spolvero e non a caso è suo il gol che sblocca la partita. Per il turco è il 6° in campionato e va ad aumentare i numeri di un girone di ritorno di altissimo livello. Con le sue giocate è diventato l’unico esterno d’accatto insostituibile per Di Francesco e non è un caso che quando Under si è fermato per un infortunio la Roma ha raccolto solo 1 punto contro Bologna e Fiorentina. I capitolini poi sono anche fortunati quando l’ex Zukanovic devia nella propria porta un corner insidioso di Kolarov: 2-0 e partita in discesa che però la Roma decide di complicarsi. “Siamo stati un po’ masochisti”, dirà il tecnico a fine gare e in effetti l’errore combinato di Gonalons e Gerson regala a Lapadula il pallone per accorciare le distanza e riaprire una gara che sembrava in pieno controllo da parte dei giallorossi. La Roma poi avrà almeno un altro paio di pallegol con Florenzi che sulla prima pallone è sfortunato ma sulla secondo è egoista e si fa murare da Perin, oltre a far partire il contropiede del Genoa che per sua fortuna si conclude in un nulla di fatto. Quest’ultima occasione ha acceso anche una piccola lite tra il terzino italiano e Dzeko che richiedeva a gran voce l’assist al centro dell’area. Screzi che testimoniano anche un velato nervosismo che serpeggia nello spogliatoio giallorosso.
I cambi, la stanchezza e non ultimo il pensiero della Champions League possono essere parziali scusanti per una prova incerta che tuttavia ha portato al massimo risultato con il minimo sforzo. Serviva vincere e la Roma lo ha fatto, se prove come questa basteranno poi a tenere a distanza Lazio e Inter questo si vedrà. Al momento i giallorossi hanno il calendario più abbordabile rispetto alle avversarie ma di mezzo ci sarà anche il doppio confronto con il Liverpool che porterà via energie fisiche e nervose. Sembra chiaro allora che ci trascineremo questa corsa a tre fino alla fine del campionato e visto che all’ultima giornata si giocherà Lazio-Inter, tra le due litiganti a godere potrebbe essere proprio la Roma.