2020

Rocchi: «Ero scettico sul Var, ma si è rivelato utile. Ringrazio Juve e Roma…»

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Gianluca Rocchi ha parlato del suo addio al calcio e della rivoluzione portata dal Var

Gianluca Rocchi ha concluso da poco la sua ultima stagione da arbitro internazionale e di Serie A. E ai microfoni di Sky Sport, uno dei fischietti più famosi d’Italia ha parlato della sua carriera e della rivoluzione portata dal Var.

JUVENTUS E ROMA – «Ringrazio Juve e Roma che mi hanno fatto vivere un momento triste in un bel modo. Quella sera io mi sono sentito una parte vera del match, grazie a quello che mi avevano riservato. Per questo mi sento di ringraziarli ancora. Una partita, quella del 2014, che mi ha insegnato tantissimo, soprattutto mi ha insegnato come reagire. Ho fatto un percorso personale, ho cercato di capire dove avevo sbagliato e come ripartire. Gli anni successivi sono stati un po’ la rivalsa mia personale con me stesso per dimostrarmi che non ero quello della serata, ma volevo essere quello che sono stato poi successivamente». 

VAR – «All’inizio ero scettico sul Var: essendo un arbitro vecchia maniera, abituato a decidere da solo, ho vissuto la tecnologia come una novità che poteva mettere in discussione la mia leadership e il mio modo di essere. In realtà il Var si è rivelato uno strumento che mi ha fatto dormire notti migliori perché, venendo via dagli stadi, ti lascia il pensiero che ci sia una maggiore possibilità di avere un risultato giusto e corretto». 

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