2014

Rivoluzionario della porta: la targa sul Pallone d’Oro a Neuer

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Cristiano Ronaldo (favorito) contro Neuer: la rincorsa al Pallone d’Oro 2014 entra nel vivo

PALLONE D’ORO NEUER GERMANIA BAYERN MONACO – Signori, che un portiere del genere non si sia mai visto sui campi di calcio è un assunto che oramai possiamo riconoscere pacificamente: Manuel Neuer è mostruoso. Due mesi alla consegna del Pallone d’Oro 2014: il 12 gennaio a Zurigo si assegnerà il trofeo personale più ambito e sembra delinearsi un faccia a faccia tra Ronaldo (favorito) e la Germania campione del mondo a Brasile 2014.

SOTTRARSI AGLI SPARTITI – Che recitano ancora una volta il nome di Cristiano Ronaldo: il portoghese è il superfavorito della contesa potendo contare sulle sue oramai consuete e straripanti medie realizzative e sulla Champions League alzata con il suo Real Madrid. La tanto agognata Decima, quel trofeo a cui il presidente Florentino Perez ha mirato con ogni forza per restare nella storia del club più noto al mondo: Ronaldo, star assoluta del Real, ha inoltre in tale competizione centrato il titolo di capocannoniere con ben 17 reti all’attivo. Un dato monstre che lo metterebbe – e con ogni probabilità così sarà – a riparo da ogni velleità della concorrenza se tutto ciò non fosse accaduto nell’anno del Mondiale: lì dove la storia (Cannavaro nel 2006, Ronaldo nel 2002, Zidane nel ’98 e il mistero della mancata consegna ad Iniesta nel 2010, fino al 1994 era riservato ai soli calciatori europei e dunque fa poco testo) insegna che il premio vada riconosciuto ad un esponente della nazionale che si è aggiudicata la Coppa del Mondo. L’alternativa a Ronaldo insomma c’è e si chiama Germania.

CANDIDATURA NEUER – Il Pallone d’Oro però è un trofeo individuale e la Germania in quanto tale non può prendersi anche questo: c’è bisogno di un nome e – come spesso accade nel caso di nazionali tanto forti da esaltare la collettività e non gli individualismi – il rischio è quello di non trovarlo. Ero personalmente combattuto ipotizzando, tra i sei nomi tedeschi inclusi nella lista dei 23 papabili (Neuer, Lahm, Kroos, Schweinsteiger, Muller, Gotze), la suggestione Gotze – match-winner della finale del Maracanà – se la sfida vuole essere esclusivamente basata sul talento, o la certezza Muller: poi le idee si sono schiarite, il candidato giusto è Manuel Neuer. Innanzitutto i requisiti: Coppa del Mondo, miglior portiere della competizione, titolo nazionale e Coppa di Germania con il suo Bayern Monaco. Insomma, qualcosa ha vinto: tanto da farlo accomodare a pieni voti nel ristrettissimo elenco dei potenziali vincitori.

PERCHE’ IL PALLONE D’ORO – E’ singolare che venga avanzata la candidatura di un portiere ma Manuel Neuer non è soltanto tale: la pezza d’appoggio della sua eventuale vittoria è il contributo lasciato in eredità alla figura del portiere. Tradotto: Neuer ha stravolto l’interpretazione del ruolo. Complice l’avvento di Guardiola sulla panchina del Bayern Monaco – e dunque le sue teorie e pratiche di calcio totale in versione moderna – il portierone tedesco gioca un numero di palloni inimmaginabile per ogni suo collega partecipando strutturalmente alla fase attiva del gioco: ma non solo, la grande novità sta nel fatto che venga spesso chiamato ad interventi ben oltre il confine della sua area di rigore – uscite al limite delle possibilità naturali, spesso e volentieri a circa trenta metri dalla linea di porta – e che riesca sempre nell’intento. Ossia quello di spezzare le trame offensive e perché no rilanciare l’azione dei suoi: Neuer è dunque parte integrante dell’impianto della sua squadra ed il ct Loew ne ha fatto virtù in nazionale, proprio nello scenario di Brasile 2014 tutto il mondo del calcio ha potuto ammirare decine di situazioni del genere restando oggettivamente a bocca aperta perché fattispecie mai verificatesi prima. E la qualità dei piedi l’avete vista? E’ recente il colpo di tacco con cui smista il gioco verso l’esterno basso a destra, una sicurezza nei propri mezzi talmente smisurata da farlo presentare a tu per tu con Cech nella lotteria dei rigori della finale di Champions League 2012 (primo anno al Bayern, pensate che personalità!). L’esito? Gol, ovviamente. La questione dell’unicità: come (o più di) Ronaldo c’è Leo Messi, come Neuer chi c’è? Il resto lo fa – circostanza che passa incredibilmente in secondo piano – un portiere pazzesco: Neuer è insuperabile, una saracinesca che solo alla vista già mette paura. Rivoluzionario della porta, questa la targa da aggiungere all’eventuale e meritato Pallone d’Oro.

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