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Rivera: «Beckenbauer un gigante, ma sul mio gol in Italia-Germania non ha potuto fare nulla»

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Le parole di Gianni Rivera sulla Partita del Secolo e il ricordo del Kaiser, Franz Beckenbauer: «Un gigante del calcio»

Gianni Rivera e Franz Beckenbauer: sono loro le icone di Italia-Germania 4-3, semifinale dei Mondiali del 1970. L’italiano firma la rete del successo, il tedesco gioca infortunato con una fasciatura al braccio, una scena mai vista. Ecco il racconto del Golden Boy del nostro calcio a La Gazzetta dello Sport.

BECKENBAUER – «Un gigante del nostro calcio, del mio calcio».

IL BRACCIO AL COLLO – «Eccezionale, davvero ammirevole. Si è fatto male in un normale contrasto con Piero Cera, e poi è rimasto in campo. Una botta pesante, una lussazione. Gli hanno messo una fascia elastica e lui ha continuato a giocare. Lo guardavamo, si vedeva che aveva male. Ma giocava e correva. Nei supplementari correvamo tutti».

IL GOL DEL 4-3 – «Di piatto, è entrata. Beckenbauer era nei paraggi e non ha potuto fare niente».

L’ABBRACCIO CON RIVA AL GOL – «Da pelle d’oca. Anche quella è una bella foto. In bianco e nero e a colori. Dai, siamo stati bravi quel giorno. Siamo entrati nella storia…».

LA PARTITA DEL SECOLO – «Mah, forse meglio dire i “supplementari del siglo”. I tempi regolamentari erano stati normali. Forse un po’ di più, una importante semifinale. Eravamo noi e la Germania, due grandi squadre. Poi è successo di tutto, volevamo vincere. Noi, i tedeschi. È stata una partita piena di coraggio e di tensioni. Basti pensare che Beckenbauer è rimasto in campo in quelle condizioni. Eroico? Sì, eroico».

NESSUNO COME LUI – «Come lui, no. Dico alla sua altezza. In Olanda c’è stato Krol. Era nell’Ajax, anche lui di notevole spessore. In Italia c’era Piero Cera, bravissimo. Ovviamente non si possono fare paragoni, ma Cera nel Cagliari assieme a Gigi Riva ha scritto importanti pagine del calcio italiano».

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