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River Plate, Boca Jrs., Flamengo: chi va bene in campionato va male in Copa Libertadores (o viceversa)

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Questa notte si è chiusa la quarta giornata di Copa Libertadores. Le grandi dell’Argentina e del Brasile tra campionato e coppa non hanno coerenza nei risultati

Questa notte si è chiusa la quarta giornata di Copa Libertadores. E a differenza di quanto succede in Europa nella più prestigiosa manifestazione continentale, quel che succede in quella che a tutti gli effetti è la Champions League del Sudamerica è alquanto anomalo: le grandi dell’Argentina e del Brasile tra campionato e coppa non hanno coerenza nei risultati. Una situazione talmente evidente da chiedersi se sia vero esattamente il contrario: per quasi tutte è impossibile essere competitivi in due competizioni.

Da noi, è molto raro che nella fase a gironi chi sta conducendo i tornei nazionali non definisca un percorso sostanzialmente simile in Champions League. Nel 2022-23 c’è stata la vistosa eccezione del Barcellona, che si è ripresa lo scettro della Liga e, invece, sul fronte internazionale è stata estromessa dall’Inter che ha disegnato un itinerario opposto: sarà una delle due finaliste, mentre in Serie A ha smarrito abbastanza in fretta il contatto con la vetta della classifica.

In Copa Libertadores ci sono alcuni casi piuttosto clamorosi. A partire dai due club argentini di maggiore prestigio e forza. Il River Plate sta conducendo un ottimo campionato, è in testa con 5 punti di vantaggio sul San Lorenzo, si è preso a forza il ruolo di favorito. Nel girone di coppa, invece, è ultimo con 4 punti, ha all’attivo una sola vittoria e se non vuole salutare anzitempo la competizione deve battere la capolista Fluminense nel prossimo appuntamento. Opposta la situazione del Boca: in Liga Professional si è rimesso in marcia vincendo le ultime 2 partite, risollevando parzialmente una situazione che lo vede al decimo posto e con un -16 dalla vetta che fa pensare a ben poche prospettive in patria. Va meglio in Libertadores, è primo anche se nell’ultima gara ha perso 1-0 sul campo del Pereira.

Il caso limite è quello del Flamengo, l’ultimo vincitore del trofeo. In questo momento si qualificherebbe agli ottavi come secondo: un percorso non particolarmente brillante ma sufficiente. In Brasile è già attardato di 6 lunghezze dal Botafogo: e tutto questo nonostante la nuova gestione di Jorge Sampaoli abbia prodotto 3 successi di fila, facendo uscire la squadra da una crisi che sembrava irreversibile.

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