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Ritorno di Gollini all’Atalanta in pianta stabile? Opzione poco probabile
Quasi certo il ritorno all’Atalanta di Pierluigi Gollini, ma quanto può essere possibile una sua permanenza da alternare a Musso?
Il rapporto Gollini-Fiorentina sembra quasi arrivato al capolinea, e il “rapper coi guanti” potrebbe ritornare alla Dea. Vista la situazione tra i pali con Musso altalenante e un Marco Sportiello assai corteggiato dal Milan, è possibile che l’ex numero 95 ritorni a Bergamo in pianta stabile?
Partiamo in primis da ciò che ha portato Pierluigi Gollini all’Atalanta. Nonostante l’arrivo sia datato a gennaio 2017, fu nella primavera del 2019 che si prese il palcoscenico ai danni di un Berisha ormai a fine ciclo. Agli inizi riusciva a garantire sicurezza e soprattutto un portiere capace di impostare dal basso, e in un contesto dove la difesa era assai altalenante lui riuscì ad imporsi come uno degli estremi difensori più continui: nella stagione della prima Champions era lui a salvare più volte la squadra da errori grossolani causati dalla retroguardia, disputando la stagione migliore da quando ha cominciato la sua avventura all’Atalanta.
I problemi arrivarono l’anno dopo. Se nel girone d’andata è stato costante (parando un rigore a Ronaldo), nel ritorno alternava disattenzioni ad errori grossolani: su tutti il rosso contro il Sassuolo. Il rapporto con Gasperini non aiuta e determinati atteggiamenti extracampo influiscono all’interno del rettangolo di gioco, portando l’Atalanta a cederlo. Dal Tottenham alla Fiorentina rimarcando la volontà di “togliersi dei sassolini” (riferimento implicito a colui che tra pregi e difetti l’aveva comunque portato ad alti livelli), per poi finire metaforicamente sotto un cumulo di pietre piene di critiche.
La permanenza a Bergamo non è possibile anche per altri fattori: a Bergamo ritroverebbe quell’alternanza che non converrebbe ne a lui ne a Musso (un conto e farlo con Sportiello, un altro e avere due “prime guide” che non accettano riadattamenti) e soprattutto l’Atalanta ha un progetto che, con l’ex numero 95, non può applicare. La cessione di Gollini è stata dettata soprattutto dalla volontà di fare l’upgrade tra i pali: al di là che con Juan i nerazzurri non ci hanno ne perso ne guadagnato. Con Carnesecchi dietro l’angolo sarebbe difficile ritornare ad imporsi come prima: per quanto Gollorius sia fortemente legato ai colori nerazzurri, scrivendo una pagina importante di storia.