2016
Ranieri nella storia, Criscito alza la Coppa di Russia
Il tecnico italiano centra l’impresa con il Leicester. Per il difensore è il quarto trofeo con lo Zenit San Pietroburgo
La copertina dell’ultimo weekend degli italiani all’estero è ancora una volta affare di Claudio Ranieri. Il tecnico romano centra la straordinaria impresa al termine di una cavalcata esaltante nonostante il pareggio per 1-1 nella sfida di domenica pomeriggio contro il Manchester United all’Old Trafford avesse lasciato ancora aperto il discorso per il titolo. A consegnare la Premier League al Leicester City – il primo titolo in 132 anni di storia del club – è il pareggio del Tottenham nel posticipo di ieri sera in casa del Chelsea. Un’impresa che ha come protagonista principale proprio Ranieri, capace di tirare fuori da una squadra alla vigilia della stagione accreditata tra le principali candidate alla retrocessione risorse inimmaginabili, capace di portare alla ribalta giocatori fino ad oggi semisconosciuti e far appassionare i tifosi di tutta Europa. A dimostrazione dello strepitoso risultato raggiunto, per l’allenatore italiano che finalmente si scrolla di dosso la fama di eterno secondo, ecco arrivare i tanti attestati di stima provenienti da tutto il mondo del calcio e non solo.
CRISCITO ALZA LA COPPA – Nella serata che consegna alla storia del calcio l’impresa di Ranieri e del Leicester, c’è gloria anche per Domenico Criscito, che vince la Coppa di Russia con il suo Zenit San Pietroburgo. Nella finale disputata alla Kazan Arena, la squadra di Villas Boassupera in finale il CSKA Mosca con un netto 4-1: non brillantissima la prestazione del difensore italiano, che si fa sorprendere alle spalle nell’azione del provvisorio pareggio firmato Olanare. Per Criscito si tratta del 4° trofeo conquistato con lo Zenit dopo 2 campionati – uno con Luciano Spalletti in panchina – e 1 supercoppa. In campionato, nell’anticipo di giovedì lo Zenit aveva superato con lo stesso risultato di 4-1 il Kuban Krasnodar, riuscendo nell’aggancio al quarto posto proprio sui diretti avversari. A 4 giornate dalla fine della stagione, Criscito e compagni hanno 4 punti di ritardo sulla vetta occupata proprio dal CSKA Mosca.
ROSSI RETROCEDE – Lunedì da dimenticare invece per Giuseppe Rossi, che non riesce nell’impresa di salvare il Levante. Le speranze di salvezza dei valenciani – fanalino di coda della Liga – erano già appese a un filo prima del posticipo di ieri sera in casa del Malaga: a La Rosaleda arriva una sconfitta per 3-1, maturata nei minuti finali. A condannare alla retrocessione matematica il Levante – 6 punti di distacco dal terzetto formato da Rayo Vallecano, Sporting Gijon e Getafe a 2 giornate dalla fine – è la doppietta dell’ex Cagliari Duje Cop. Pepito, invece, non riesce a lasciare il segno, con l’ennesima prestazione incolore della sfortunata parentesi valenciana. Restando in Spagna, successo importantissimo del Granada di Cristiano Biraghi, in campo per tutti i 90′ nel 3-2 al Las Palmas: gli andalusi vincono in rimonta e si lasciano alle spalle proprio le dirette concorrenti, tutte appaiate a quota 35: decisive le ultime 2 giornate. Chi invece festeggia è il Villarreal di Daniele Bonera, che supera 2-0 il Valencia e si qualifica per la massima competizione europea. Il segreto del successo? Come spiega l’ex Milan a fine partita, è ovviamente la sua presenza.
PUNTO PREMIER – Vincono tutti, o quasi, gli altri italiani impegnati in Premier League. Successi che alimentano i sogni europei per il West Ham di Angelo Ogbonna (0-3 in casa del West Bromwich Albion) e per il Southampton di Graziano Pellé (4-2 al Manchester City), o che valgono l’obiettivo salvezza, come per lo Swansea di Francesco Guidolin, che pur senza Alberto Paloschi stende 3-1 il Liverpool. Salvezza che rimane invece in bilico per il Sunderland di Vito Mannone e Fabio Borini: i Saints acciuffano il pareggio nel recupero sul campo dello Stoke City, ma si vedono scavalcare in classifica dal Newcastle scalando in terz’ultima posizione. In Championship, lo Sheffield Wednesday di Fernando Forestieri si aggiudica la sfida playoff con il Cardiff City con un netto 3-0 e centra il passaggio alle finali promozione. L’attaccante italo-argentino resta in campo per 70′ ma non riesce a lasciare la sua firma sul match.
LE ALTRE – In Ligue 1, ancora un netto successo del Paris Saint Germain, che regola 4-0 il Rennes (doppietta Ibrahimovic in mezzo alle reti di Maxwell e Cavani): Salvatore Sirigu si riaccomoda in panchina per fare spazio al rientrante Trapp, si rivedono in campo Marco Verratti e Thiago Motta, insieme per 10′ nella ripresa. Il pescarese entra in campo al quarto d’ora della ripresa e serve l’assist per il 4-0 di Cavani, poco meno di 70′ per l’ex Inter, sostituito da David Luiz. Dopo i rispettivi infortuni, per entrambi è tempo di mettere minuti nelle gambe in vista della chiamata di Conte per l’Europeo. Successo importante in ottica Champions League per il Monaco di Andrea Raggi, titolare inamovibile nella difesa monegasca: la squadra del principato supera per 3-2 il Guingamp e procede a braccetto del Lione al secondo posto in attesa del fondamentale scontro diretto della prossima settimana.In Bundesliga, perde ancora il Darmstadt di Luca Caldirola, 1-2 in casa dall’Eintracht Francoforte: il terzino prima si procura un rigore – sbagliato dall’italo-tedesco Sandro Sirigu – poi è sfortunato nel deviare con la schiena la conclusione di Hasebe che vale il pareggio ospite. Nella Primeira Liga portoghese, grande vittoria esterna dello Sporting Lisbona (2-3) in casa dei rivali del Porto: 90′ per Ezequiel Schelotto, solo panchina per Alberto Aquilani. A due giornate dalla fine del campionato, corsa al titolo ancora aperta con i biancoverdi che inseguono il Benfica a 2 punti di distanza.