2015
Rinvio a giudizio per Iaquinta | GdS
L’ex bomber processato con altri 146 imputati nel maxi-processo
Una brutta storia quella che vede coinvolto l’ex bomber di Juventus e Udinese, Vincenzo Iaquinta, campione del Mondo nel 2006 con la Nazionale italiana di Marcello Lippi e autore del gol del 2-0 nel match inaugurale contro il Ghana. L’ex attaccante bianconero è stato rinviato a giudizio dal Gup di Bologna, Francesca Zavaglia, come riportato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport, che ha accolto l’impianto accusatorio della DIA, la direzione distrettuale antimafia, sull’inchiesta Aemilia.
I DETTAGLI – Iaquinta sarà processato con altri 146 imputati nel maxi processo che avrà la prima udienza il prossimo 23 marzo per aver favorito e contribuito all’ascesa della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, sopratutto nelle provincie di Modena, Reggio Emilia e Parma, creando un’entità staccata rispetto alle cosche calabresi di provenienza per un business illecito che comprendeva svariate attività. La difesa di Iaquinta sarà affidata all’avvocato Carlo Taormina: l’ex attaccante è accusato di aver violato le norme penali in materia di armi, visto che durante una perquisizione effettuata nella sua villa in provincia di Reggio Emilia, le forze dell’ordine trovarono custodite nella cassaforte due pistole, affidate a Vincenzo dal padre. Pistole che, tra l’altro, il padre di Iaquinta non poteva detenere perché colpito nel 2012 dal divieto della prefettura di Reggio Emilia: ecco il perché al figlio venga contestata l’aggravante di aver agito al fine di favorire l’associazione mafiosa.