2017

Rincon: «Alla Juventus come in un sogno. Qui con umiltà, sono a disposizione»

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Tomas Rincon, centrocampista della Juventus, ha parlato in conferenza stampa nel giorno della sua presentazione. Le ultimissime notizie

Le parole di Tomas Rincon, nuovo centrocampista della Juventus, in conferenza stampa: «Questi giorni sono stati un sogno diventato realtà. Ringrazio la società della fiducia, sono qui per farmi trovare a disposizione. La partita tra Genoa e Juventus è stata importante: loro venivano da una partita dispendiosa con il Siviglia e hanno trovato una squadra affamata e poi naturalmente contro la Juve tutti danno il massimo. Sto conoscendo tutto adattandomi velocemente. Darò sempre il massimo, lavorerò tanto perché per me è un onore essere qui. Io cercherò di dare sempre il mio per vincere sempre. E’ stato tutto molto veloce e appena ho sentito il nome della Juventus non ho avuto nessun dubbio perché qui si gioca sempre per vincere. Le prime sensazioni sono positive, sono stato accolto bene. Questi sono stati giorni di test con qualcuno che è arrivato prima e con altri che sono arrivati dopo e per me è un onore essere compagno del nostro capitano che è il migliore al mondo e potrei andare avanti a lungo. Ci sono tanti sudamericani, conoscevo Sturaro e Mandragora, e sarà facile adattarmi».

LE PAROLE DI RINCON IN CONFERENZA STAMPA – Prosegue El General: «Ho scelto il numero 28. Mi è sempre piaciuto l’8, qui è di Marchisio e ho scelto il 28 perché sono arrivato alla Juve a 28 anni. Sono a disposizione della squadra. Dove mi faranno giocare non dipenderà da me: io darò il massimo quando sarò chiamato in causa. Ho salutato il mister. Questi sono stati giorni di ripresa, di differenziati e non ho parlato con il mister del mio ruolo. Come è stata presa la notizia in Venezuela? E’ una cosa meravigliosa per il mio Paese e il fatto che un giocatore venezuelano sia in un club così importante come la Juventus aprirà tante porte e io sono orgoglioso di portare qui la mia bandiera. Il soprannome El General? Mi è stato dato dai giornalisti e dai compagni quando ero in Germania, mi piace. Leggo libri di leadership, in Nazionale sono il capitano e devo essere sempre preparato. Quella tra Genoa e Juve è stata particolare perché avevamo tante motivazioni, avevamo realizzato 2 gol dopo pochi minuti e non so cosa avrei detto se fossi stato dalla parte juventina, bisogna trovarsi nelle situazioni. Nessuno sa tutto e nessuno deve pensare di essere arrivato al top. Io sono qui con l’umiltà giusta, pronto a mettermi a disposizione dello staff e dei compagni. Ringrazio mister Gasperini per aver creduto in me al mio arrivo in Italia, è stato molto importante per me. Se ho preferito la Roma alla Juve? Di certe cose può parlare il mio procuratore. E’ stato tutto molto veloce, quando ho sentito il nome della Juve non ho avuto dubbi».

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