Retegui pronto ad una "VITA DA BOMBER" all'Atalanta
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Retegui pronto ad una “VITA DA BOMBER” all’Atalanta: doppietta, uomo squadra e concretezza

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Retegui si presenta con una doppietta contro il Lecce. Concretezza, freddezza e un centravanti che per l’Atalanta è fondamentale

L’Atalanta è sempre stata terreno fertile dei bomber che hanno trovato la loro consacrazione nel calcio italiano. Un tempo per i nerazzurri, a fine degli anni 90, era consuetudine prendere i bomber degli Under 21, farli crescere a suon di goal, per poi lanciarli nell’olimpo: da Christian Vieri a Filippo Inzaghi fino a Lucarelli. L’Italia ha bisogno di ritrovare i suoi centravanti? Arriva l’Atalanta pronta a metterli nella sua Stanza dello Spirito e del Tempo dove magari non si potrà imprigionare Majin bu, ma far crescere i propri attaccanti si: prima Scamacca, oggi Mateo Retegui.

Per diventare il centravanti perfetto “gasperiniano” la formula è sempre la stessa: il finalizzatore che deve trasformarsi in costruttore dove pazienza, fiducia e minutaggio la devono fare da padrone. L’italo argentino combatte, ha visione di gioco, fa salire la squadra, ma soprattutto si dimostra concreto all’interno dell’area di rigore: prima la stoccata di testa dove la passa dal “Tigre di Zogno” alla “Tigre con il 32”; poi procura e finalizza il rigore. Doppietta alla prima da titolare: esattamente come Scamacca l’anno scorso.

Se il buongiorno si vede dal mattino l’Atalanta ha trovato molto più di un semplice vice, e Retegui ha tutto il tempo per dimostrare il suo vero potenziale (dove servirà anche imparare da alcune lacune): salvaguardare la tradizione della “Vita da bomber” che a Bergamo hanno trovato la sua consacrazione, e come è valso per Gianluca, l’azzurro sarà la conseguenza di una grande annata in nerazzurro.