2018

Report, in arrivo nuove rivelazioni? Sì, ma prima vengano chiarite le falsità sugli striscioni

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Report, Ranucci annuncia nuove rivelazioni nella puntata di lunedì prossimo. Ma prima deve chiarire le falsità sulla vicenda degli striscioni al derby del 2014

Non si è ancora spenta l’eco mediatica generata da “Report”, trasmissione di Rai3 che nella puntata di lunedì scorso ha mandato in onda un servizio d’inchiesta sulle infiltrazioni malavitose all’interno delle tifoserie organizzate del calcio italiano, che il conduttore Sigfrido Ranucci ha già rincarato la dose. «Le intercettazioni diffuse sono soltanto una parte del materiale in nostro possesso, torneremo sull’argomento nella prossima puntata», ha rivelato nelle ultime ore.

Confermando, di fatto, quelle sensazioni dell’ultimo mese – tra promo e proclami – che hanno puntualmente trovato riscontro durante la prima puntata: dietro il servizio c’è un lungo e complesso lavoro d’inchiesta giornalistica, certo, ma il tema trattato è stato strumentalizzato a fini di marketing e la costante presenza del marchio Juventus sfruttata per arrivare alla pancia del pubblico con toni sempre sensazionalistici. E con contenuti raramente originali, che hanno però portato la redazione del programma ad avanzare delle tesi – in alcuni casi – addirittura false.

Una sentenza ha già scagionato il security manager D’Angelo dalle accuse relative agli striscioni su Superga

Difficile, d’altronde, definire in maniera diversa delle chiavi di lettura in totale opposizione non con un sentimento popolare, bensì con delle sentenze della Corte Federale d’Appello. Come quella che ha scagionato – al contrario di tre ultras, rei confessi – il security manager bianconero Alessandro D’Angelo dall’accusa di aver favorito l’introduzione all’interno dell’allora Juventus Stadium di due deplorevoli striscioni inneggianti la tragedia di Superga in occasione di un “derby della Mole” del febbraio 2014. Tesi al contrario sostenuta da Report, che ha mandato in onda uno stralcio (tagliato, appunto…) di un’intercettazione sull’argomento.

Scatenando l’ira dei tifosi granata, arrivati nella giornata di ieri a chiedere al presidente Urbano Cairo di impedire l’accesso allo Stadio Grande Torino proprio ad Agnelli e D’Angelo in occasione delle prossime stracittadine. Reazione più che comprensibile di fronte allo scenario dipinto dal servizio di lunedì scorso. Scenario che però non collima con quello reale, affrescato da inchieste e sentenze sull’argomento. E di questo dovrebbe rispondere la redazione della trasmissione di Rai3 prima di aggiungere nuova carne al fuoco. Buona, quella sì, per la pancia del tifoso.

@DanieleGalosso

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