2017
Renzi: «Serve cambio radicale, Tavecchio e Ventura riflettano»
Le parole di Matteo Renzi all’indomani della clamorosa eliminazione dell’Italia dal Mondiale: il calcio italiano è da rifondare
Lo shock di non vedere la Nazionale al prossimo mondiale scatena l’eco di dichiarazioni anche dal mondo politico. Questo il pensiero di Matteo Renzi affidato alla consueta Enews quotidiana: «La Nazionale di calcio per la prima volta in 60 anni non si qualifica per i Mondiali. I problemi del mondo sono altri, per carità. Ma dispiace vedere dei bambini e dei ragazzini in lacrime perché per tutti noi, che amiamo rincorrere una palla fin dai tempi in cui si giocava in piazza e si gridava “macchina” quando passava qualche auto, il mondiale è sempre qualcosa di magico. E io capisco le lacrime di quei ragazzini».
Ma non è la riduzione degli stranieri in Serie A la ricetta da seguire secondo l’ex Premier: «Ci sono altri leader politici che si sono buttati come sciacalli su questa vicenda a cominciare da Salvini che ha dato la colpa all’immigrazione. Chi conosce il calcio sa che gli argomenti di Salvini sono ridicoli: gli stranieri stanno in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, ovunque e ancora molti di noi hanno nella mente l’immagine della Francia multietnica campione del mondo nel 1998. Ma indipendentemente da questo credo che la serata di ieri per alcuni aspetti purtroppo “storica” imponga a tutto il movimento calcistico una riflessione, in primis al Presidente Tavecchio e al CT Ventura».
Infine la riflessione sul calcio italiano e i suoi vertici, nonché sull’addio alla Nazionale di capitan Buffon: «Il calcio in Italia è un’emozione fantastica ma mai come in questo momento ha la necessità di essere totalmente rifondato, a cominciare da come stiamo in tribuna nelle partite giovanili noi genitori fino ai diritti televisivi e alla promozione del calcio italiano all’estero. Non partecipare al Mondiale di Russia è una sberla enorme. Facciamo sì che aiuti tutti a cambiare radicalmente, da subito. Ripartiamo dai volontari dei settori giovanili e da chi crede nella magia di questo sport. Intanto però un pensiero a chi ci ha messo la faccia anche ieri come ha fatto sempre negli ultimi vent’anni e che ieri ha chiuso con la Nazionale: Gigi Buffon. Anche nella disfatta si vede chi è un uomo vero. Grazie Capitano, ciao Gigi».