2009

Reja: “Non voglio più interferenze; potrei anche andare via”

Pubblicato

su

Il ritiro di Norcia è alle spalle, questa mattina la Lazio si è svegliata all’interno del centro sportivo di Formello, dove alle 11 andrà  in scena l’ultima rifinitura prima della partenza per Cagliari. Un’ora prima, il tecnico biancoceleste Edy Reja ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa del quartier generale capitolino. La prima, inevitabile risposta, il friulano la “doveva” sul delicato momento della squadra e sui possibili scenari innescati dai tre giorni trascorsi in terra umbra: “Quando ti confronti, quando lavori in sintonia è chiaro che ci si aspettano dei miglioramenti anche nella partita “? ha spiegato il tecnico – . Mi auguro che questo ritiro abbia giovato, sia fisicamente che dal punto di vista mentale. Abbiamo fatto un buon lavoro. La compattezza della squadra mi sembra sia arrivata quasi al massimo, c’è stata la volontà  di unirsi, di considerare questo momento particolare. E’ chiaro che ci deve essere un’inversione di tendenza rispetto a tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora. I ragazzi sotto questo punto di vista hanno una grande voglia e volontà “

Mister, quali sono i segnali che lei ha avuto a Norcia?
“Direi segnali positivi, al di là  dei confronti individuali e di gruppo, dal punto di vista mentale credo ci sia stato un netto miglioramento rispetto alla situazione del passato. Ora è chiaro che bisogna vedere il risultato del campo. Già  in passato abbiamo parlato di spirito e voglia, poi in gare ufficiale si sono viste a sprazzi. Serve continuità  di rendimento, fiducia nelle proprie possibilità  e convinzione di ciò che si va a fare. La responsabilità  è soltanto mia, i giocatori devono solo giocare e dare il massimo, loro non devono avere timori e paure”

Ci può chiarire la storia del motivatore?
“Io penso che non serva il motivatore per trovare la compattezza, quella la deve dare l’allenatore e basta. Il tecnico deve fondersi con i ragazzi, dare dei stimoli, prendersi delle responsabilità  come sempre ho fatto. Il motivatore non centra niente con la compattezza. Una squadra la deve avere sempre. Quando sono arrivato qui ho trovato sicuramente un po’ di disordine per quanto concerne l’organizzativo per quanto riguarda la composizione di questa rosa. Sicuramente c’è scoramento, ci sono ragazzi insoddisfatti. Ho lavorato e dovrò farlo ancora, ma purtroppo non abbiamo tanto tempo. Stiamo migliorando, stiamo arrivando a formare questo gruppo che forse è mancato da un po’ di tempo a questa parte. C’è la presa di coscienza che dobbiamo saltare fuori da questa situazione problematica”

Lei crede che queste problematiche verranno messe in un cantuccio per il bene comune?
“E’ un po’ difficile entrare dentro questi equilibri. Chiaro che non si conoscono perfettamente quali possono essere nello specifico i scompensi, questa è una squadra che ha la convinzione di essere superiore rispetto alla classifica attuale, ma serve un rendimento superiore. Ultimamente siamo stati anche un po’ danneggiati dagli infortuni, per esempio Matuzalem è un giocatore che poteva darci una mano sotto il profilo tecnico. Ma queste sono valutazioni non è sufficienti, non basta, la cosa importante è che si dia il 100 per cento”

Siviglia e Brocchi come stanno?
“Sono quasi obbligato a fare delle scelte. Siviglia proverà , ha fatto un ecografia, i risultati sono confortanti, ma dobbiamo aspettare. Adesso vedremo, faremo l’allenamento e decideremo. Brocchi ha un piccolo risentimento all’adduttore. L’abbiamo messo da parte per precauzione, ma penso dovrebbe farcela”

Cosa pensa di Hitzlsperger?
“E’ un giocatore che ha delle buone qualità  e un gran tiro. E’ un cursore di metà  campo, in Bundesliga ha fatto delle cose buone e oltre 50 partite in nazionale. Non è così scarso come si vuole far passare. Il suo inserimento è stato un po’ difficoltoso, non è facile adattarsi ad un altro calcio in una squadra in difficoltà “

Tornando al ritiro, la scelta di andare senza dirigente è stata sua?
“Le scelte sono sempre mie. Qui si parla tanto ma le responsabilità  sono sempre mie. D’ora in poi, tutte le situazioni che si verificano all’interno della Lazio le prendo io, non voglio interferenze nè sul piano organizzativo per quanto riguarda le trasferte o eventuali ritiri, nè per quanto riguarda la squadra. Le responsabilità  sono soltanto mie, i giocatori devono pensare a lavorare e a dare il massimo in campo. Le motivazioni devo dargliele io e basta. Per tanto sono completamente autonomo, se vanno bene le mie decisioni ok, altrimenti io me ne posso andare da dove sono arrivato. Questa è la linea da qui a fine campionato”

Quindi quella del motivatore non era una sua decisione?
“Sono andato a Spalato, c’erano problemi da affrontare, dovevo chiudere tutte le mie situazioni perchè ero un lavoratore all’estero. Non ho avuto modo di parlare con nessuno, io sono tornato qui, mi è stato detto strada facendo che c’era questa situazione in ballo. L’ho valutata elusivamente quando sono arrivato a Norcia. I motivatori già  ci sono da tanto tempo, è chiaro che questi inserimenti adesso non sono appropriati, vanno valutate dall’inizio del campionato. Sono abbastanza scettico sotto questo punto di vista, probabilmente un aiuto mentale a qualcuno servirebbe, ma ora sono valutazioni non adeguate. Bisogna venirne fuori, l’importante è che la squadra si compatti e che anche il trentaduesimo in rosa remi nella stessa direzione”

Che ne pensa delle dichiarazioni di Cellino?
“E’ un ulteriore carica alla squadra. Queste sono esternazioni che il presidente fa spesso, da un certo punto di vista è un provocatore”

Ma lei ha la certezza che tutti remino nella stessa direzione?
“Per il bene della Lazio è l’unica strada da seguire, penso che un giocatore che veste questi colori deve sentirsi importante. Questa è la forza della squadra, quando in passato ho trovato ragazzi con questo aspetto caratteriale non ho trovato problemi. Il gruppo è importante, vuol dire anche comportamenti silenziosi, giocatori importanti che devono dare l’esempio. Chi è da tanto tempo nella Lazio deve avere questo tipo di responsabilità , tutto deve essere in funzione della Lazio”

Perchè la Lazio ha una manovra così compassata?
“Indipendentemente dalle caratteristiche bisogna avere più velocità  di pensiero, più imprevedibilità . Per aver questo bisogna che ci siano dei punti di riferimento, delle situazioni tattiche. Da questo punto di vista ho lavoro in questo periodo, ultimamente abbiamo fatto un passo indietro. Bisogna trovare la continuità  sotto il piano della manovra. In settimana fanno bene, ma si stenta durante le gare ufficiali, mi auguro che già  da domani si possa vedere qualcosa sul piano del gioco”

Pensa di andare avanti con la difesa a tre?
“Quello che mi da più scurezza è questa difesa a tre, in attesa di recuperare gente come Foggia e Zà rate che possono dare il cambio di passo. Aspetto un recupero di questi giocatori, poi valuteremo se fare altre valutazioni. Ora, considerando anche le caratteristiche di Lichtsteiner e Kolarov penso di avere più garanzia con la difesa a tre. Si possono provare anche altre situazioni, ma adesso come adesso penso che questa sia l’unica strada”

Pensa di far giocare Dias?
“E’ probabile. Potrebbe giocare insieme a Stendardo. Adesso vedremo anche la situazione di Siviglia”

Che ne pensa del Cagliari?
“Lo conosciamo tutti, ha giocatori entusiasti, tutti hanno la partecipazione al gioco offensivo. Hanno questa filosofia, quella del loro allenatore che vuole che tutti si propongano. Ci sono giocatori giovani con stimoli importanti che vogliono ottenere risultati importanti. Ma noi dobbiamo guardare in casa nostra. Serve una difesa accorta, chiudere gli spazzi da metà  campo in avanti perchè loro hanno un calciatore come Jeda molto pericoloso: ha l’ultimo passaggio ed è bravo di testa negli inserimenti. Ma la Lazio penso che non sia da meno. Andiamo lì, accettiamo questo scontro, questa sfida e cerchiamo di tornare a casa con un risultato positivo, questa è l’unica medicina”

Con l’infortunio di Matuzalem serve il miglior Mauri”¦
“Si, io mi aspetto un Mauri particolarmente motivato ma soprattutto sereno. Ultimamente la tranquillità  l’abbiamo persa tutti quanti, non solo lui. E’ un giocatore che ha dei tempi di inserimento straordinari, mi piacerebbe che si sbloccasse con un gol, potrebbe aiutarci molto”.

Fonte: lalaziosiamonoi.it

Exit mobile version