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Filippo Inzaghi: «Meno playstation, più calcio di strada»

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In un’intervista al Corriere della Sera, Filippo Inzaghi, mister della Reggina, parla della crisi del suo ruolo – il centravanti – e della vocazione ad allenare dei campioni del mondo del 2006.

PLAYSTATION – «Rispetto ad altri Paesi, da noi si è perso il calcio di strada, l’oratorio. Io a mio figlio lo sto già insegnando: lo porto a giocare in tutti i posti. L’anno scorso ero in vacanza e in una piazza ho letto: vietato giocare a calcio. Meno playstation e più campetto. Solo lì s’affinano certe qualità che poi non perdi più».

CAMPIONI 2006 ALLENATORI – «C’entra l’amore per il calcio. Pensavo già allora che quella generazione del Mondiale e del Milan di Atene potesse restare nel calcio, perché quei trionfi si erano costruiti col gruppo, col rispetto delle regole, grazie alla voglia di allenarsi sempre al massimo. Tutti noi avevamo dentro questo. Ed è bello trasferirlo, insegnarlo».

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