2009

Reggina, Buscè: “Non capisco perchè non gioco”

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Il campionato della Reggina ha riassunto, dopo la sconfitta interna contro il Sassuolo, i caratteri di una lunga e difficile rincorsa verso la parte alta della classifica. Antonio Buscè, arrivato questa estate dall’Empoli, però non si arrende: “Attaccarsi a discorsi di mentalità  sarebbe riduttivo. Di solito quando viene cacciato un allenatore si danno a lui le maggiori responsabilità , ma solo 1 su 10 riesce a risollevare le sorti. Quando sussistono problemi strutturali fa fatica qualsiasi tecnico. Arriva uno nuovo per dare un segnale di scossa al gruppo e all’ ambiente, ma i problemi non si possono nemmeno addossare per intero ai calciatori. I problemi vanno divisi fra tutti”.
Dopo l’esonero di Walter Novellino non ha più figurato tra i titolari e non nasconde tutto il suo disappunto: “Come mai non gioco? E’ una domanda che bisognerà  rivolgere a mister Iaconi e al presidente Foti, io non so perchè da quando hanno fatto certe scelte chi ne sta pagando le conseguenze siamo io e qualcun altro (Volpi, ndr), mentre ad inizio campionato toccò a Lanzaro vivere il mio momento”. Tuttavia mantiene una buona dose di fiducia per il proseguo della stagione: “Ogni campionato ha la sua storia e io ne ho vinto uno con l’Empoli a 65 punti. Servirebbero 17 vittorie”.

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