2014
Record Serie A, ecco chi ha fatto meglio nell’era dei 3 punti
Scopriamo le migliori medie punti dell’ultimo ventennio
SERIE A RECORD PUNTI – Dalla Juventus di Lippi a quella di Capello, passando per il Milan di Zaccheroni e per quello di Ancelotti, fino all’Inter di Mancini e poi di Mourinho, chi ha fatto registrare la miglior media punti nel massimo campionato italiano? Scopriamolo insieme attraverso un focus che faremo partire dalla stagione 1994/1995, l’archè in cui punti assegnati in caso di vittoria divennero 3.
IL PODIO – Partiamo dalle migliori performance fatte registrare negli ultimi 20 anni di Serie A. Come tutti ben sanno, il record appartiene all’Inter post-calciopoli di Mancini 2006/2007, capace di far comparire il numero 97 di fianco alla classifica finale. Una media punti mai eguagliata di 2,55. Al contrario di come si potrebbe intuire, i neroazzurri non sono seguiti dalla corazzata di Capello che diede molti giocatori alla Nazionale nel 2006, bensì dai cugini meneghini dal Milan di Carlo Ancelotti, che nell’annata 2003/2004 arrivarono a 82 punti, media di 2,42 a partita(era l’ultima competizione a 18 squadre). A chiudere il podio proprio i bianconeri dell’attuale CT della Russia, che nel 2005/2006 si fermarono a 91 punti, media di 2,39. Appena fuori dai primi tre gradini troviamo la Juventus dello scorso anno, con una media di 2,28 punti. Se dividiamo gli almanacchi della Serie A nell’epoca dei 3 punti in due parti, la cui linea separatrice corrisponde con l’aumento dei team da 18 a 20 avvenuto nel 2004, un dato ci appare rilevante: dal 2004 in poi chi ha vinto lo scudetto ha fatto quasi sempre registrare una media punti superiore ai vecchi gironi con 18 club.
MENO COMPETIVITA’ O SQUADRONI IMBATTIBILI? – Una volta, infatti, era possibile prevalere in campionato non vincendo la metà dei match della stagione. Fu il caso della Juventus 1996/1997, che nonostante abbia raccolto 3 sconfitte e ben 14 pareggi, riuscì ad aggiudicarsi il tricolore. Con 65 punti, la compagine di Lippi fece registare la più bassa media con cui si è trionfato in Italia nell’ultimo ventennio: 1,91 punti a partita. Le squadre che hanno vinto nell’era delle 38 giornate con la media più bassa sono Inter e Milan con 2,15 punti per match, rispettivamente nel campionato 2009/2010 e in quello seguente. Una differenza che può apparire minima ma che in realtà è un abisso. E’ un dato di fatto che dal 2004 ad oggi è diventato più difficile strappare anche solo un pareggio alle grandi squadre che alla fine si classificano più in alto di tutte. La prima Inter di Mancini, infatti, non vinse solo 8 delle 38 partite disponibili. Merito dei club che hanno costruito formazioni sempre più forti, certo, ma forse anche sintomo di altri due fattori. 1) Più sono le società che si iscrivono al campionato, più sono gli impegni delle big contro le medio-piccole e di conseguenza diminuisce la competività complessiva. 2) Probabilmente il livello tecnico generale è piuttosto calato. Un tempo la classifica non era così spaccata in due e la Juventus, il Milan, la Roma di turno doveva faticare ogni domenica per strappare i 3 punti a qualsiasi squadra. Una volta anche i club meno blasonati potevano vantare in rosa giocatori come Signori, Baggio, Chiesa, Mancini, Francescoli, Bierhoff, Vialli, tutti campioni che oggi per diversi motivi si trasferirebbero troppo presto nelle big o che ancora peggio sceglierebbero destinazioni estere. Perdendo punti con le robuste provinciali, le grandi si trovavano a giocare più spesso in 3 o talvolta anche in 4 lo scudetto e il tutto si presentava come più spettacolare e avvincente. Dal 2004 ad oggi, invece, si è sempre registrato un dominio monopolare o raramente bipolare, in cui uno squadrone scappa e diventa ben presto irragiungibile per tutte.
L’ATTUALITA: JUVE A 100 PUNTI? – Veniamo ad oggi. La Juventus di Antonio Conte viaggia a ritmi stratosferici. Con 63 lunghezze in 24 giornate i bianconeri marciano con una media di 2,63 punti a partita. Per raggiungere l’Inter del 2006/2007 il passo della Signora basta e avanza, ma il vero obiettivo dei campioni d’Italia è raggiungere le inarrivabili tre cifre: 100 punti. Con gli ultimi pareggi esterni contro la Lazio e a Verona, l’impresa si è un po’ complicata ma è ancora raggiungibile. Se la Juventus dovesse mantenere pressocchè la stessa media, l’appuntamento con la storia sarebbe possibile. Per farlo, però, gli uomini di Conte dovrebbero aggiudicarsi almeno 37 dei 42 punti a disposizione nelle rimanenti giornate. Ciò significa che potrebbero permettersi di perdere una partita e di pareggiarne un’altra, oppure di rimanere imbattuti da qui alla fine con almeno 12 vittorie e 2 pareggi. Impresa molto ardua, ma per cui la società di corso Galielo Ferraris dovrebbe essere attrezzata. Molto dipenderà dalla gestione delle energie negli impegni oltre la penisola dell’Europa League e dal rendimento delle cosidette seconde linee quando saranno schierate per far rifiatare i primi violini. Record imminente o mission impossible? Lascio a voi la risposta.