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Massimo Recalcati: «Inter, Lautaro ha una cosa in comune con Maradona»
Massimo Recalcati ha parlato a La Gazzetta dello Sport del suo amore per l’Inter oltre a una somiglianza tra Lautaro e Maradona
Massimo Recalcati, famoso psicanalista, racconta a La Gazzetta dello Sport il suo amore per l’Inter e fa una radiografia su giocatori e allenatori nerazzurri.
L’AMORE PER L’INTER – «È stato mio padre a trasmettermi questo amore, erano i tempi della Grande Inter. Ricordo da bambino le vittorie in Coppa dei Campioni. Il bianco e nero in tv dava un elemento solenne e quella squadra ancora mi commuove. L’Inter era il legame più forte con lui. Ancora oggi quando sogno l’Inter, sogno sempre qualcosa che ruota attorno a mio padre».
LAUTARO – «Lautaro non è Maradona, ma ha un tratto maradoniano, l’inclinazione pulsionale a segnare, a raggiungere il gol anche dove non sembra possibile. Tiene insieme tecnica e forza in modo raro. In ogni argentino c’è una prodigiosa capacità di sognare, ma la sua esplosione è legata alla fedeltà alla maglia. È la differenza psichica profonda tra Lautaro e Lukaku: la fedeltà. In questo, l’escalation di Lautaro mi ricorda quella di Zanetti. L’identificazione alla maglia potenzia la prestazione e fa guadagnare leadership nel collettivo».
SIMONE INZAGHI – «Conte incarnava la dimensione più ferra e autoritaria della paternità, Mourinho quella messianico-carismatica. Inzaghi occupa invece la posizione di un fratello maggiore. Guida la squadra, ma è in grado di esserne al tempo stesso parte. In realtà, il merito di Inzaghi è quello di fare giocare bene. Io l’ho sempre sostenuto anche nei momenti più difficili».
LA SECONDA STELLA – «Non ho in mente la stella, ma l’ebbrezza della vittoria. In certi momenti l’Inter è all’altezza delle più forti al mondo. Ora ha continuità. Sarei felice vincesse il campionato, manca da troppo».