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Rebus Icardi, c’è l’accordo sul rinnovo ma la società non lo fa firmare: il punto

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Icardi l’ha fatto intendere, Spalletti l’ha detto chiaramente: il rinnovo del capitano dell’Inter sta minando la tranquillità della squadra

Dopo la vittoria corsara della sua Inter a Parma, Luciano Spalletti ha riaperto più o meno volontariamente il caso Icardi, sortendo l’antipatico effetto di spostare l’attenzione dal campo, dove la squadra ha dimostrato con i fatti di voler scacciare la crisi di risultati, alla scrivania della dirigenza. La telenovela si è aggiunta di un’altra puntata dopo che il tecnico nerazzurro ha affermato: «Visto che i direttori hanno accettato di discutere di questo contratto, ora devono andare a parlare e devono definirlo».  E allora c’è da capire perché l’esigenza di simili dichiarazioni. Secondo i bene informati, sono certamente la spia di uno spogliatoio che poco e male ha digerito la pubblicità e la tempistica del caso rinnovo del numero 9, da parte di tutte le componenti in campo nella vicenda.

Ma da Appiano Gentile trapela anche altro. Circa un mese fa si era raggiunto l’accordo tra le parti e lo si era fatto anche in maniera abbastanza tranquilla (e non come sembrava dall’esterno). L’anomalia nasce dal fatto che né l’entourage del giocatore né Icardi stesso sono stati più ricontattati dalla società per mettere la firma sul contratto e porre la parola fine sulla vicenda. Icardi ne avrebbe parlato, nei giorni scorsi, con Spalletti come se ne parlasse con un amico e l’allenatore ha notato una certa amarezza nelle parole dell’attaccante, tanto da vederlo turbato e preoccupato per una eventuale cessione in estate. Spalletti ha riportato il malessere del suo capitano in conferenza, facendo indispettire la società. Insomma una situazione che non fa altro che danneggiare Icardi in primis e la squadra in seconda battuta che sta per entrare nella fase calda della stagione e non ha bisogno di queste distrazioni.

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