2016
Ronaldo: «Sono stato frainteso»
«Rispetto tutti i miei compagni e non penso di essere migliore di loro»
Una frase, esplosa in tutta la sua arroganza, che ieri ha scosso l’ambiente del Real Madrid, reduce dalla sconfitta nel derby contro l’Atletico Madrid che in pratica taglia ogni chance di vittoria della Liga. L’aveva pronunciata Cristiano Ronaldo e subito erano nate le polemiche: quelle parole («Saremmo primi, se tutti giocassero come me in squadra») erano sembrate quasi una dichiarazione di guerra ai compagni e, ancora di più, un monito alla società e un annuncio di addio. Parole forti, su cui però l’attaccante portoghese ha provato nelle ultime ore a fare un minimo di chiarezza: già in serata, per esempio, era trapelata una sua smentita. «Le mie dichiarazioni alla fine della partita sono state male interpretate – ha detto Ronaldo – . Non volevo assolutamente dire che sono più forte degli altri giocatori in squadra». Il portoghese ha voluto specificare come in verità il riferimento fosse più che altro alla condizione fisica della squadra un po’ precaria ultimamente, a differenza della sua (ieri però Ronaldo non ha propriamente brillato in campo).
RONALDO: «RISPETTO TUTTI» – «Il mio riferimento era all’aspetto fisico – ha continuato Ronaldo nelle sue dichiarazioni riportate oggi da AS – . Quest’anno abbiamo avuto alcuni infortuni importanti come quelli di Pepe, Gareth Bale, Marcelo, Karim Benzema… Questo non ci ha permesso quindi di avere prestazioni da Real Madrid, ovvero al nostro solito altissimo livello. Io rispetto al massimo tutti i miei compagni di squadra e non credo assolutamente di poter essere migliore di nessuno». Di fatto però in Spagna un mini-caso è già scoppiato e si parla di possibili malumori anche dell’allenatore, Zinedine Zidane. In vista della sfida di ritorno degli ottavi di Champions League contro la Roma un problema in più per gli spagnoli che potrebbe avvantaggiare minimamente i giallorossi, che partono dal pesante 2 a 0 subito in casa. Tentare ora non nuoce.