Dopo Gerard Piquè, La Gazzetta dello Sport intervista in esclusiva Gonzalo Higuain in vista del Clasico di Spagna che si giocherà  questa sera tra le due squadre. Lionel Messi è l’argentino più “chiaccherato” del momento, ma anche El Pipita sta vivendo una stagione straordinaria, segnando raffiche di gol, ma nonostante questo la sua figura non è mai accostata a quella del fenomeno: “Ci sono abituato – esordisce Higuain -. Sinora questa è stata la mia vita, ho sempre dovuto lavorare duro per farmi largo. Mi piacciono le sfide, dimostrare quanto valgo”.

Sulla nazionale argentina, arrivata con fatica e dopo tanto sudore, Higuain commenta: “La scorsa stagione segnavo tanto e ogni volta che c’era una lista di convocati dell’Argentina correvo a cercare il mio nome. Finalmente è arrivata la chiamata, in un momento fondamentale. Ho segnato, ci siamo qualificati e ora sono in ballo in un ambiente di grande concorrenza: Messi, Milito, Tevez, Aguero, Palermo”¦ Fortuna che sono abituato a lottare”.

Sul gap ridotto tra Real Madrid e Barà§a ammette: “Senz’altro. Abbiamo cambiato mezza squadra e dopo un inizio complicato siamo a pari punti. Sappiamo che ci resta solo la Liga e dobbiamo giocarci tutto su questo numero. Siamo in un gran momento, vogliamo approfittarne. La Liga come consolazione? No, per niente. à? un titolo molto importante, rappresenta il lavoro di tutta una stagione, va considerato il grande livello dell’avversario e la traiettoria che abbiamo seguito: teoricamente chi vince può arrivare a 101 punti, cosa mai successa. Qui si fa la storia, altro che consolazione”.

Infine, due parole sul contratto: “Si parla di rinnovo ed è quello che vorrei però per fare le cose bisogna essere in due. Vorrei che la questione si chiarisse in fretta ma al momento non c’è nulla di concreto, vediamo come va a finire”.