2013

Real Madrid, Cristiano Ronaldo: ?Manchester United? Miglior momento della carriera. Ferguson..?

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REAL MADRID MANCHESTER UNITED CRISTIANO RONALDO – Il primo amore è difficile da dimenticare, anche se è rivolto ad una squadra di calcio: si tratta di Cristiano Ronaldo, che resta ancora legato al Manchester United, club con il quale ha vinto nove trofei, rispetto ai tre collezionati dal suo arrivo al Real Madrid, e che affronterà da avversario in Champions League. “A Manchester c’è stato un ciclo molto positivo per me, ho vinto tutto quello che era possibile vincere, è stata una fase fantastica della mia vita e forse è stato il momento nel quale mi sono divertito di più nel giocare a calcio perché ero più giovane. Ero a soli 18 anni in uno dei più grandi club al mondo, è stato un sogno: giocare con calciatori che prima avevo visto solo in televisione, mi sono divertito tanto lì”, ha dichiarato nell’intervista rilasciata al The Sun il fuoriclasse portoghese, che poi ha subito messo le cose in chiaro: “Non sto dicendo che non mi piace stare qui a Madrid, ma ora sono più maturo e non sono lo stesso sognatore che ero prima. Ho quella maturità che mi fa lavorare più per la squadra che per me stesso: cerco di fare quanto più gol, ma provo anche a fare molti assist. Qui il calcio è diverso, la squadra è diversa, molte cose sono diverse. Sono sempre pronto a migliorarmi e so che per riuscirci devo lavorare duro e dare sempre di più”.

Cristiano Ronaldo ha poi parlato del suo rapporto con Sir Alex Ferguson ai tempi della sua permanenza tra i Red Devils: “Quando sono arrivato avevo solo 18 anni, lui mi ha insegnato a crescere nel migliore dei modi in questo mondo. Ha tanta esperienza, migliaia di giocatori sono passati da lui, sa di cosa hanno bisogno i giovani calciatori e quello che mi ha insegnato è stato importante per me per prendere decisioni sia a livello calcistico che non, ecco perché dico che per me è stato come un padre. Mi ha insegnato tutto, mi ha dato tanto e mi ha guidato su tanti aspetti importanti, perché è una persona che si prende cura di te come individuo: è una persona molto umana, che capisce quello che vuoi e ciò che ti serve. Ricordo un giorno della mia prima stagione: eravamo vicini a Natale e come sapete in Inghilterra non c’è la pausa invernale, io allora gli ho chiesto se potevo tornare per qualche giorno in Portogallo e lui mi ha detto che non c’erano problemi. Sapeva che ero molto importante per la squadra, ma sapeva anche che in quel momento avevo bisogno della mia famiglia e che era un momento importante per me. Gli devo molto, ecco perché mi tengo in contatto con lui e per questo sarà anche bello rivederlo”.

Sul cammino in Champions League del Real Madrid ed il suo desiderio di metter le mani sulla Coppa dalle grandi orecchie, CR7 ha concluso: “E’ una competizione molto particolare, a Madrid vogliamo vincerla anche perché sarebbe la decima. Per me sarebbe il massimo, vorrei dare il mio contributo e lasciare il mio segno, perché certe partite rimangono per sempre nei ricordi dei giocatori e dei tifosi”.

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