2014
Real Madrid, Ancelotti: «Milan, ce la puoi fare contro lAtletico. Vidal…»
Dai gol di CR7 alla chiamata di Seedorf, da Balotelli alla Juventus ai talenti del Napoli.
CHAMPIONS LEAGUE REAL MADRID MILAN ANCELOTTI – Record da raggiungere e infrangere per Carlo Ancelotti, che ha conquistato il 25esimo risultato utile di fila alla guida del Real Madrid, eguagliando Fabio Capello e avvicinandosi a Beenhakker, che arrivò a quota 34: «La squadra si allena bene, nel senso che non è difficile perché il livello tecnico è altissimo. E poi si può fare anche un conto facile: di quel centinaio di reti segnate, 34 sono di Cristiano. Ci sono quelle di Benzema e di Bale? Ma anche di Jesé, Xabi Alonso, Modric, Di Maria che gioca a centrocampo ma che in realtà è un trequartista. In più abbiamo dei terzini che attaccano, copriamo tutto il campo. Ma la vera spiegazione è nella grande qualità individuale di questa squadra», ha dichiarato il tecnico ai microfoni del “Corriere dello Sport”.
RONALDO – A proposito dell’ultimo vincitore del Pallone d’Oro: «E’ un talento che utilizza una grande professionalità per essere fuoriclasse. Competizione con Messi? Cristiano è molto concentrato sul Real, come tutti noi. Non vive nessun confronto con altri giocatori. Jesé è un altro ragazzo dotato di un talento pazzesco e non ha ancora 21 anni. Ne ho allenati pochi così bravi a quell’età. Pato era così».
MILAN – Ancelotti ha poi presentato il prossimo impegno del Milan, descrivendo anche l’Atletico Madrid: «Gioca a immagine e somiglianza del suo allenatore. Simeone lo ricordo bene come giocatore, era molto intelligente sul piano tattico e dava il massimo sul piano dell’agonismo. Ecco, la sua squadra è così. Forte, compatta, dura, ha la mentalità del combattente. E’ difficile da affrontare, non ti regala mai niente. Il Milan deve stare attento al contropiede e ai calci piazzati. E’ una squadra che sfrutta al cento per cento gli errori dell’avversario, è organizzata e molto aggressiva. Se ho sentito Seedorf? Certo, il pantera è un amico. Mi ha chiesto informazioni? Sì, qualcosa. Era inevitabile. Ma lui sa come affrontarlo. Ha grandi idee. Quando la stagione è già iniziata non è facile cambiare atteggiamento all’interno della squadra. Ci vuole tempo. Ma Clarence riuscirà a ottenere quello che vuole. Il Milan non è favorito ma ce la può fare. In quella Coppa contano la storia, la tradizione, l’abitudine a giocare certe partite. Il Milan ha tutto questo in più rispetto all’Atletico Madrid. Inzaghi? Grande Pippo. Gli dico bravo: davanti a sé ha una bella carriera».
CAMPIONI – «Diego Costa mi ricorda Preben Elkajer, l’ex attaccante del Verona dello scudetto. E’ potente, veloce e attacca bene gli spazi. Mondiali con la Spagna? Visto che erano deboli, hanno messo dentro anche Costa… Per Balotelli vale quello che ho detto per Ronaldo: il talento va usato attraverso una grande professionalità. Nel calcio di oggi non esiste il talento per il talento».
JUVENTUS E NAPOLI – Infine, Ancelotti ha parlato della Juventus e del Napoli: «Delusione Champions? Mi dispiace che sia andata così, anche perché la Juve meritava di starci, così come il Napoli che ha fatto 12 punti nel girone. Uscire in quel modo deve far male. Europa League? La Juve può vincere quella Coppa, anche perché giocherebbe la finale nel suo stadio. E’ una squadra di livello europeo. Capello-Conte? Il mio commento è: “un bel tacer non fu mai scritto”. Vidal? E’ vero che ci manca un centrocampista ma molti si dimenticano che prima della fine della stagione rientrerà Khedira e che nel frattempo abbiamo la possibilità di far crescere giovani come Casemiro e Illarramendi. Higuain è uno dei migliori attaccanti del momento, non solo perché fa gol, ma perché in campo ha una rabbia incredibile. Uno come lui giocherebbe titolare in tutte le squadre del mondo. Callejon lo conosco meno, ma qui al Real aveva fatto bene».