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Raspadori: «Nazionale? Devo ancora realizzare. Futuro? Vedremo quello che accadrà»

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Giacomo Raspadori ha parlato in un’intervista concessa a Tuttosport e Corriere dello Sport. Queste le sue parole

Giacomo Raspadori ha parlato in un’intervista concessa a Tuttosport e Corriere dello Sport. Queste le parole dell’attaccante del Sassuolo.

CHIAMATA MANCINI – «In realtà non mi ha chiamato, non ci siamo sentiti ma appena lo vedrò da parte mia lo ringrazierò davvero tanto. Devo ancora realizzare».

EUROPEI – «Mi sento pronto perché i valori che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia e dal Sassuolo mi portano sempre a essere pronto a livello psicologico per dare il meglio di me ovvero tutto quello che ho dentro. Nessuna paura di confrontarmi con dei campioni assoluti, ma solo orgoglio. Sono consapevole di dover imparare ancora molto».

DE ZERBI – «De Zerbi dice che devo imparare a rubare i portafogli? Capisco cosa intende, di certo un po’ di malizia in più è importante. Intanto domenica c’è la Lazio e noi ci crediamo, vogliamo provare a raggiungere l’Europa. Io sto meglio, solo un piccolo risentimento muscolare ma nulla di serio per fortuna».

COME ROSSI O SCHILLACI – «Ho visto tante loro partite con mio padre. Nel 2006, quando abbiamo vinto i mondiali, ero un bambino e da lì mi sono appassionato alla storia della nazionale, onestamente mi sembra esagerato essere paragonato a loro. Ma è chiaro che spero di fare bene».

SOGNO – «Il mio sogno è sempre lo stesso, quello di divertirmi, fare quello che mi piace e seguire la mia passione. Da quando avevo sei anni dicevo a tutti che sarei diventato un calciatore. La mia grande forza è sempre stata quella di crederci fino in fondo e dare sempre il massimo».

IDOLI – «Fino ai 13-14 anni ero molto tifoso dell’Inter e il giocatore che mi piaceva di più era Eto’o, poi crescendo, anche per somiglianza fisica mi sono più concentrato su Aguero che è diventato il mio punto di riferimento».

FUTURO – «Sono del Sassuolo e darò sempre il meglio qualunque strada mi riserverà il mio destino. Vediamo quello che accadrà. Cercheremo di farci trovare pronti».

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