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Raspadori: «Che felicità a San Siro. Vi dico a chi mi ispiro»

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Il giovane attaccante del Sassuolo Giacomo Raspadori ha rilasciato un’intervista sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole

L’attaccante del Sassuolo Giacomo Raspadori, di recente decisivo a San Siro contro il Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco le parole di Raspadori.

SOGNO DOPPIETTE A SAN SIRO: «Mica tante, queste cose le sogni raramente. Sono felice perchè il Sassuolo ha vinto»

IDOLO: «Mi piace il modo di giocare che ha Aguero, mi ispiro a lui ma anche a Tevez e Di Natale. De Zerbi mi ripete che la completezza è importante»

AMBIDESTRO: «Da piccolo ero solo mancino, mio fratello maggiore era destro, così ho iniziato a imitarlo. Adesso scrivo con la destra e calcio con entrambi i piedi, è un vantaggio perchè il difensore non intuisce dove andrò»

ANDY BREHME: «Il terzino tedesco che nella finale del mondiale 1990 che segnò il rigore di destro essendo mancino. Ero interista e ancora simpatizzo per loro»

CARATTERE: «Il mister vuole che sia più malizioso, dopo la partita mi ha abbracciato e fatto i complimenti. Ho la fortuna di essere allenato da lui e di giocare con gente del calibro di Berardi e Caputo. Se sei intelligente impari in fretta»

PUNIZIONI: «Sfido Berardi spesso, a volte vince lui ma ogni tanto anche io»

MOISE KEAN: «Moise è veramente forte, abbiamo giocato insieme nell’Under 17. Spero di incontrarci in nazionale maggiore»

EUROPEO UNDER 21: «Non siamo favoriti ma siamo un grande gruppo, vedremo cosa succederà»

HAALAND: «Ha qualità, forza e continuità. A me piacciono Sancho e Foden»

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